Motta, silenzio rumoroso Il mercato nodo cruciale

Lo sfogo di Lecce, il chiarimento e il Bologna sicuro di continuare con Thiago. Ma dal tecnico tanti dubbi e nessun segnale. E la piazza teme brutte sorprese.

di Marcello Giordano

"Ma con chi ce l’aveva Thiago Motta?". E ancora: "Perché il Bologna fa sapere che il caso è chiuso e che si va avanti con Motta, ma non ha indetto una conferenza stampa per ufficializzare che si va avanti con il mister? C’è qualcosa sotto, perché dal tecnico non una sola parola al riguardo". Il caso che si è aperto a Lecce è chiuso per il Bologna, ma solleva ancora dubbi sotto i portici. "Non è che siano state parole da exit strategy, visto che il domino panchine è ancora aperto?". E’ questa una delle domande che va per la maggiore il giorno dopo la riconferma del tecnico da parte della società, seguita alle polemiche sollevate dalle dichiarazioni di Thiago, che ha tirato in ballo talpe interne che abbiano reso il suo lavoro e quello della squadra più complicato. Nonostante una stagione da record, un Bologna da sesto posto in classifica nelle ultime 30 giornate, che fa pensare che il Bologna sia pronto per alzare l’asticella e lottare per l’Europa non c’è pace e sotto le Due Torri si gode a metà.

L’altra metà è paura: che il tecnico possa rompere con l’ambiente, visto che le partite Allegri-Juventus e nuovo allenatore Napoli potrebbero protrarsi fino a fine mese e il domino potrebbe tirare in ballo Motta. C’è paura anche relativamente ora che il Bologna ha per le mani una squadra che numeri alla mano può ambire all’Europa, la squadra possa essere smantellata. Anche se Motta e Sartori hanno dimostrato di essere garanzie nel lanciare giocatori e formare una squadra. La speranza dell’ambiente è che seguano i fatti: il riscatto di Posch, pedina imprescindibile per Motta, è un segnale lanciato dalla dirigenza al tecnico. La riconferma di Moro potrebbe essere un ulteriore segnale. Ma sarà un’estate di rivoluzione se non di rifondazione, in cui le tempistiche saranno fondamentali. Perché Dominguez è in uscita, ma se le offerte dovessero tardare ad arrivare, vista la necessità di far cassa, c’è la possibilità che il Bologna non ritenga incedibili i vari Schouten e Ferguson, aspettando l’incontro con gli agenti di Orsolini dei prossimi giorni. A Motta è stato chiesto di esprimere un parere sui giocatori che servono e sulle caratteristiche che ricerca ruolo per ruolo: specificando però che sarà la società a fare il mercato. Il tecnico ha predicato chiarezza su obiettivi e progetto, ma forse la stagione passata racconta che avrebbe pensato di meritare una voce in capitolo in più. Non ha mai posto condizioni, ma neppure ha detto che vuole rimanere, più che rimarrà, a fronte di un contratto in scadenza nel 2024: da qui paure e dubbi dell’ambiente e della società, che raccogliendo il suo invito ("La società deve dirmi cosa vuole fare") ha comunicato l’intenzione di andare avanti con lui. Il peccato è che si finisca tra dubbi e paure. Dopo una stagione che dovrebbe lasciare solo la fame di rilanciare e puntare in alto.

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