’Not in my house’: lo street basket si allarga

Torna il torneo e coinvolgerà dodici città con le finali dall’11 luglio in piazza VIII Agosto. Tutti possono partecipare: dal campione all’amatore

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di Matteo Alvisi

’Not in my house’ torna e si allarga, dai playground della provincia ad altri Comuni anche fuori Regione.

ll torneo ’on the road’ di basket, nato a Bologna nel 2017, punta a esportare lo spirito di Basket City nelle altre città: il cartellone prevede 12 tappe con le novità di Imola, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Padova, Venezia e Ancona.

La finale sarà dall’11 al 13 luglio in piazza VIII Agosto. "Solo nel capoluogo emiliano sono 64 le squadre partecipanti, 16 per ogni tappa – spiega Nicola Venturi, presidente dell’associazione Not in my house –. Si parte il 13 giugno a Casalecchio, per poi proseguire con un torneo ogni settimana a Castel Maggiore (dal 21 giugno), San Lazzaro (dal 28) e Anzola (dal quattro luglio), fino appunto alle ‘finals’". Si giocherà quattro contro quattro a metà campo e le squadre saranno assemblate con modalità simili al Fantabasket, per renderle più equilibrate. Sotto canestro si sfideranno giocatori amatoriali, ma non è escluso che ci sia pure qualche campione di serie A o A2, infatti il torneo è aperto a tutti come sottolinea ancora Venturi: "Questo torneo nasce da un’esigenza principale, ovvero fare giocare le persone, dall’amatore di una certa età al giovane talento. L’importante è fare sport stando insieme e divertendosi".

"Questo è un evento a 360 gradi, sportivo, ma non solo – afferma Roberta Li Calzi, assessora allo sport –, valorizza tante città oltre Bologna, dove si disputerà come da tradizione la finale. Ha già avuto tanto successo e quest’anno non sarà da meno, anzi". "Dopo la pandemia si riparte a pieno regime – dice Belinda Gottardi, sindaca di Castel Maggiore –, ce n’era proprio bisogno. Noi siamo particolarmente felici di ospitare un evento del genere che risponde a una richiesta di intrattenimento fuori e dentro dal campo per una fascia di popolazione non sempre facile da raggiungere".

"Siamo molto contenti di ripartire – commenta Andrea De David, presidente del Csi –: è bello promuovere anche dal punto estetico i campetti e farli vivere ogni giorno soprattutto perché ce ne sono molti deserti. Io vengo da Sasso Marconi e mi ricordo che venti-trenta anni fa il campetto era pienio h24 ed era molto entusiasmante. C’erano campioni come Giacomo Zatti e Davide Lamma che sono cresciuti lì da ragazzini, giorno dopo giorno, mentre da qualche anno quando passo lo vedo sempre deserto, o quasi".

Ora la palla a spicchi passa nelle mani di Not in my house e ci sarà di che divertirsi.

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