Nuovo Dall’Ara, i tempi si allungano Fenucci: niente lavori prima del Qatar

Il restyling partirà dopo i mondiali 2022. E intanto c’è da chiudere la partita sullo stadio temporaneo

di Marcello Giordano

I lavori di restyling dello stadio Dall’Ara non partiranno prima dell’inizio dei mondiali 2022, in programma tra il 21 novembre e il 18 dicembre. Lo ha riferito Claudio Fenucci ai giornalisti presenti in Regione all’incontro in occasione della mostra "Azzurra: la grande storia della nazionale". Si sposta così verso il 2023 l’inizio dei lavori di riammodernamento dello stadio, nonostante il progetto definitivo sia stato già depositato a Palazzo d’Accursio con tanto di apertura della conferenza dei servizi decisoria. Conferenza dei servizi che ha mosso alcuni appunti al club rossoblù, che ha fornito risposta e ora attende l’ultimo decisivo passo che precede la messa al bando dei lavori: ovvero la validazione del progetto da parte del Comune, che è partner di un’operazione da 100 milioni di euro, che prevede una spartizione dei costi del 60 per cento per il club di Saputo, chiamato a garantire, e del 40 per cento da parte dell’amministrazione pubblica.

Palazzo d’Accursio è chiamato a nominare un responsabile della validazione e in tempi di elezioni non è cosa semplice. Da qui, parte della dilatazione dei tempi, che dovevano essere certi, dopo che le parti avevano deciso di imboccare la via della Legge 147 sugli stadi. I 120 giorni di Conferenza dei servizi infatti sono passati. il progetto definitivo, gli schemi di convenzione e di accordo dell’impianto (concessione di 40 anni) e la lettera di asseverazione del piano finanziario da parte del Credito Sportivo sono già sul tavolo da tempo, con tanto di modifiche relative all’ingresso del settore ospiti, che non sarà più in via Menabue ma in via Saragozza, come da richieste per risolvere alcune annose questioni legate ai residenti del quartiere nei giorni delle partite.

Ma non solo a questo è legato il possibile slittimanto. I lavori del Dall’Ara, infatti, potranno iniziare solo una volta completato lo stadio temporaneo che sorgerà al Caab, in collaborazione con Eataly World e Fico, che dovrebbe dare nome all’impianto (Fico Arena) da 16mila posti, il cui progetto porta la firma dell’architetto Zavanella. Fico, il Bologna e il Comune sono in contatto per definire gli oneri di urbanizzazione necessari per poter dare il là ai lavori e fino a quando elezioni e pratiche dello stadio temporaneo non saranno ultimate, difficilmente dsaranno resi noti tempi certi dell’inizio dei lavori di restayling al Dall’Ara. Una cosa è certa: fino all’inverno del 2022, il Bologna giocherà all’interno del proprio stadio. Notizie più certe sulle tempistiche arriveranno probabilmente solo una volta conclusa la corsa alla poltrona da sindaco. Nell’attesa, è certa l’intenzione di Saputo di investire (fino a 80 milioni di euro) sulle infrastrutture. Investimenti che vanno ad aggiungersi ai 35 milioni di passivo che saranno riportati dal bilancio che l’assemblea dei soci dovrà approvare a ottobre, dopo i 39,5 milioni di rosso dell’anno precedente.

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