ALESSANDRO GALLO
Sport

Polonara non vede l’ora di iniziare: "Playoff e scudetto: Virtus, si può"

Basket serie A Achille ospite del liceo Sabin: "Ho buone sensazioni. Sono in una città che vive di canestri"

Polonara non vede l’ora di iniziare: "Playoff e scudetto: Virtus, si può"

Polonara non vede l’ora di iniziare: "Playoff e scudetto: Virtus, si può"

L’Eurolega? "Secondo me la vincerà il Real Madrid". E se toccasse al Fenerbahce? "Spero che non sia così. Ho giocato là". E nella Nba chi vince? "Scusatemi, ma non la seguo".

Musica e parole di Achille Polonara, ospite d’onore, insieme con il playmaker dei Bradipi, Giacomo Forcione, del liceo Sabin. Una mattina diversa, grazie alla preside del Sabin, Rossella Fabbri e all’insegnante di educazione fisica, Ilaria Baczynsky, che insieme con il Gergs (gruppo emiliano-romagnolo dei giornalisti sportivi) organizzano una mattinata diversa per consentire agli studenti di confrontarsi con i big dei canestri.

Ma anche ad alcuni giovani – una ventina in totale – di ricevere riconoscimenti per la loro attività agonistica.

Achille Polonara è la star assoluta della mattina. Prima si concede qualche battuta con i ragazzi, raccontando anche della malattia che l’ha costretto a stare fuori, dopo l’intervento di ottobre, poi entra in clima playoff.

Cosa ha detto ai ragazzi? "Studiate e continuate a farlo. E’ importante. La Virtus mi aveva cercato quando ero un ragazzino, poi non se ne fece nulla. Ma questo non ha creato problemi, nonostante l’anno scorso, magari, sia stato vicino al club senza firmare. Sono qua, sono felicissimo di indossare questa maglia. Voglio vincere lo scudetto perché dopo tre finali perse, credo sia il mio turno. La città mi piace, è a misura d’uomo. Adoro la zona dei Giardini Margherita. E qua si mangia davvero bene. Unica nota stonata? I semafori. Sono troppi".

Raccoglie applausi, Achille, che in futuro, quando avrà appeso le scarpe al chiodo, potrebbe anche decidere di aprire un bed & breakfast.

Omaggiato dai ragazzi del Sabin, così come Giacomo Forcione, 26 anni, stella dei Bradipi che hanno mancato la serie A. "Dopo la sconfitta con Padova ho pensato anche di smettere. Poi, però, prevale l’amore per il pallone. E’ come innamorarsi un’altra volta". Applausi anche per Jack, due titoli giovanili e una supercoppa nel curriculum.

E Achille? Pensa già a Tortona. E non solo.

"Non vedo l’ora di iniziare i playoff – dice Achille –. Tortona è una squadra tosta. Non sarà facile. Ma ci siamo conquistati il vantaggio del fattore campo. Sfruttiamolo".

E l’Eurolega? "Qualche rimpianto c’è. Ma ora è il passato. Ci sono i playoff, possiamo allenarsi bene. Abbiamo resettato tutto".

Sotto con Tortona, dunque.

"Manteniamo la concentrazione. Sfruttiamo il fattore campo. In Italia ho perso tre finali scudetto. In altri paesi ho vinto il titolo nazionale. Vorrei quello italiano. Le sensazioni sono buone. Il tiro? Ho cercato di sfruttare anche lo stop per la malattia per migliore. Spero di esserci riuscito".

Sarà ancora Milano-Virtus per la quarta volta? "Non so chi avremo di fronte. E sinceramente, pur rispettando tutti, mi interessa poco. Proviamo a prenderci prima la finale. E poi lo scudetto".

Prima però, come dice Achille. pensiero su Tortona.

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