Prima Cividale poi Udine: la Fortitudo cerca la svolta

di Filippo Mazzoni

E’ una Fortitudo, da martedì griffata Flats Service, in cerca di conferme quella che si prepara a scendere in campo nella doppia sfida interna che l’attende domenica contro Cividale dell’ex Pillastrini e poi il 29 di nuovo al PalaDozza contro Udine. Da martedì la squadra ha ripreso ad allenarsi agli ordini di coach Luca Dalmonte in vista di un doppio confronto che dirà tanto sul futuro. Se è vero che la Effe è ampiamente in zona playoff, dall’altro è altrettanto vero che la doppia sfida friulana, che all’andata regalò solo amarezze, potrebbe dare una dimensione diversa della stagione della Fortitudo.

Vincere entrambe le sfide rilancerebbe ambizioni e speranze di quarto posto, perderle entrambe costringerebbe la squadra a iniziare a guardarsi le spalle. Un bilancio in parità manterrebbe inalterato l’attuale status quo di una squadra capace di fare un campionato tranquillo, ma senza particolari ambizioni.

Al di là di quello che riserverà il futuro, l’attualità della Fortitudo parla di una squadra alla ricerca di se stessa dopo il brutto ko di Chiusi. Serve ben altro rendimento da parte della squadra e dei due stranieri. Con Cividale e Udine coach Luca Dalmonte spera in un atteggiamento diverso, così come spera di riavere in condizioni fisiche migliori Pietro Aradori.

Dopo il lungo stop che ha visto l’ala bresciana fermarsi e rimanere a riposo contro Nardò e San Severo, Aradori è tornato, ma in condizioni non ottimali. Con Chiusi il suo rendimento è stato altalenante, come del resto quello di tutta la squadra. Qualche allenamento in più nelle gambe servirà ad aver un giocatore pronto, visto che i punti di Aradori potrebbero essere fondamentali in un attacco altalenante.