Ricorso Inter respinto: la gara s’ha da giocare

I nerazzurri chiedevano il 3-0 a tavolino per la sfida del 6 gennaio bloccata dall’Ausl: i rossoblù evitano anche il -1. Grassani: "Una vittoria"

Di Vaio e Inzaghi (foto Schicchi)

Di Vaio e Inzaghi (foto Schicchi)

Bologna, 15 febbraio 2022 - In questo 2022 per il Bologna avaro di gioie arriva una vittoria: anche se si consuma in un’aula di tribunale della giustizia sportiva. Niente 0-3 a tavolino a favore dell’Inter e niente punto di penalizzazione in classifica per gli uomini di Mihajlovic: per la Corte Sportiva nazionale d’Appello della Figc, come già in primo grado per il giudice sportivo, Bologna-Inter si dovrà giocare sul campo. Sempre che non stabilisca il contrario il Collegio di garanzia del Coni, ultimo grado della giustizia sportiva a cui presenterà una sorta di ricorso-bis il club nerazzurro, tutt’altro che disposto a darsi per vinto.

Bologna Inter: respinto il ricorso dei nerazzurri

Intanto insieme al primo reclamo dell’Inter ieri la Corte Sportiva nazionale d’appello della Figc, a sezioni unite, ha di nuovo respinto la fastidiosa idea che il club rossoblù il 6 gennaio non avesse fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per scendere in campo con la squadra di Simone Inzaghi al Dall’Ara. Quel Bologna era falcidiato dalle positività al Covid, specchio di un pericoloso focolaio che si era acceso all’interno del gruppo squadra, e non potè aggirare il provvedimento della Ausl di Bologna che il 5 gennaio, il giorno prima della partita, obbligò tutta la comitiva rossoblù ad andare in quarantena. Non solo: fu lo stesso Tar dell’Emilia-Romagna, tre giorni dopo, a respingere il ricorso della Lega di serie A che chiedeva di annullare il provvedimento della Ausl e di interrompere immediatamente la quarantena. Proprio in forza di questi due capisaldi, e in attesa che vengano pubblicate le motivazioni della sentenza, il Bologna ieri ha visto nuovamente riconosciute le proprie ragioni. Il club rossoblù ha partecipato in videoconferenza da Casteldebole all’udienza, presenti l’ad Claudio Fenucci e il legale del club Mattia Grassani, e in serata ha accolto con soddisfazione il verdetto del presidente Carmine Volpe.

"La giustizia sportiva ha riconosciuto il corretto operato del club e nella fattispecie del suo amministratore delegato, Claudio Fenucci, in un tema delicato come quello del Covid", ha commentato Grassani, che aveva già difeso con successo il Napoli nella lunga diatriba giudiziaria legata allo Juventus-Napoli dell’ottobre 2020, match che non si potè disputare per il ‘blocco’ imposto agli azzurri dalla Asl campana ma che poi fu recuperato tramutando lo 0-3 a tavolino in una gara regolarmente giocata sul campo. "Sono soddisfatto perché la Corte Sportiva d’Appello nazionale ha riconosciuto che non ci sono state né scorrettezza né slealtà da parte del Bologna – continua Grassani –. E lo sono ancora di più perché con questa sentenza ha vinto la logica di affidare il verdetto di Bologna-Inter al campo".

Non è quello che pensa l’Inter, che farà ricorso al Collegio di Garanzia del Coni, anche perché da aprile in poi, quando ci sarà il verdetto definitivo, per i nerazzurri sarà più facile trovare un ‘buco’ di calendario in cui recuperare la partita. Ma intanto il Bologna tira un sospiro di sollievo: per pochi che siano, i punti in classifica restano 28.

 

 

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