Ritrovare vecchie certezze

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Quel rissoso irascibile carissimo Bologna d’Olanda. Sguardi smarriti, compagni richiamati bruscamente all’ordine, rabbia fuori posto che è costata una marea di cartellini gialli, compagni di viaggio non abituali nelle amichevoli di precampionato. Si dirà: segno che è un gruppo vivo, che non ci sta a subire figuracce. L’impressione però è che sia un gruppo oggi frustrato dalla consapevolezza di non riuscire ad essere una squadra, ovvero di non essere in grado di tradurre sul campo le cose provate in allenamento. Vedere Medel che prende a cazzotti il mondo intero (e qualche volta il suo avversario, com’è successo in entrambe le sfide olandesi) non è una novità.

Ma rabbia e frustrazione si sono viste dipinte anche sul volto di Soriano, nonché nei conciliaboli all’intervallo tra Arnautovic e Orsolini, quando i due cercavano di spiegarsi vicendevolmente i movimenti in campo. Dire che a questa squadra serva un leader sarebbe eccessivo, perché le personalità carismatiche al suo interno ci sono. Dire che manchi come il pane Mihajlovic, che per forza di cose è il più leader di tutti, è invece la scoperta dell’acqua calda: ecco un altro problema di questo precampionato sbilenco.

m. v.

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