StraBologna 2020, data e iscrizione. La maglietta è giallo fluo

Presentata l'edizone numero 41: "Uno dei volti migliori della città". Marco Orsi 'padrino' d'eccezione. E c'è anche un pacchetto quattro zampe

La StraBologna numero 41 è ai nastri di partenza (foto Fiocchi)

La StraBologna numero 41 è ai nastri di partenza (foto Fiocchi)

Bologna, 18 febbraio 2020 – “Quarant'anni dopo StraBologna è ancora qui”. Raffaella Carrà, forse, l'annuncerebbe così. E quarant'anni dopo quel 20 aprile 1980 (starter d'eccezione l'allora sindaco Renato Zangheri), la StraBologna numero 41 si presenta nella sala Marco Biagi de il Resto del Carlino.

Aggiornamento Strabologna rinviata all'11 ottobre

A fare gli onori di casa Franco Caniato, responsabile delle pagine sportive del Carlino, con lui il condirettore del giornale, Beppe Boni; Annabella Saracino, responsabile relazioni esterne di ConfArtigianato Imprese Bologna Metropolitana; Roberta Ballotta, presidente Area Sociale Vasta Bologna Est Coop Alleanza 3.0; Luca Baldassarre, responsabile settore disabilità Uisp; il presidente dell'Uisp Bologna Gino Santi e la sua vice, Paola Paltretti. E ancora Nicola Fornasari, responsabile del comitato organizzatore di StraBologna e il testimonial per eccellenza, Marco Orsi, che per qualche ora tradisce l'amato nuoto per la corsa.

Si correrà il 17 maggio (partenza alle 10,30 da via Rizzoli, poi tutti giù per Indipendenza) e, fino al 15 marzo, ci si potrà iscrivere solo on line. Dal 16 marzo attivi tutti gli altri punti, dalla sede Uisp di via dell'Industria alle Farmacie, dalle Librerie Coop alle Piscine So.Ge.Se.

“Abbiamo molta voglia di Olimpiadi”, attacca Franco Caniato presentando Marco Orsi con la sua maglia giallo fluo, che prende il posto delle tonalità blu e verde utilizzate nelle ultime due edizioni. “E' la corsa della città, è un fiore all'occhiello, una manifestazione che ci vede insieme da alcuni anni”.

“C'è già un vincitore – aggiunge Beppe Boni -: la città che scende in campo. Come cantava Giorgio Gaber, la libertà è partecipazione. E la partecipazione ci sarà ancora una volta con grande entusiasmo. StraBologna è uno dei volti migliori di Bologna”.

“Ci siamo per il quinto anno consecutivo – spiega Annabella Saracino -. Il nostro motto non è cambiato: fare StraBologna è una bella impresa. Rappresentiamo le imprese e la voglia di chi vuole fare questa corsa non per vincere, ma per contribuire anche alla raccolta di fondi per progetti che interessino la città”.

Roberta Ballotta si sofferma sull'importanza degli animali e in particolare dei cani. E svela anche il “sacchetto” che sarà regalato ai quattro zampe iscritti (5 euro) dove sarà possibile trovare un frisbee e pure una bandana oltre che prodotti alimentari, sempre per cani. “La pet therapy è fondamentale”, dice.

Nicola Fornasari aggiunge l'impatto delle scuole. “Fino allo scorso anno erano 25. Ora sono 31. Porteremo in piazza 5mila bambini”. E l'obiettivo numerico (il pettorale varrà fino alle 14 come biglietto gratuito sulle linee Tper) è quello di confermare i 22mila degli ultimi anni.

E Marco Orsi? “Ci sarò come sempre al via. Mi riservo di farla, come runner, in futuro, quando avrò smesso. Un anno ci ho provato. Ma avevo Gianni Morandi che mi spingeva da dietro. Ho capito che non era per me”. Sorride Marco e si fa più serio quando si parla di obiettivi. “E' l'anno olimpico. Sono stato già a Londra e Rio de Janeiro. Di strada e di vasche ne ho fatte parecchie. Andare a Tokyo sarebbe un sogno, anche se sono felice della mia carriera che mi ha permesso di vincere trenta medaglie internazionali. Ce la metterò tutta, sapendo che sarà durissima”.

Prima di Tokyo, però, ci sarà StraBologna. “E il 17 maggio – aggiunge il Bomber Orsi, da consumato testimonial – vi aspetto tutti, con l'Uisp, in piazza Maggiore. Non mancate. C'è la corsa per tutti”. Sorpresa finale: il condirettore Beppe Boni e il responsabile delle pagine sportive Franco Caniato hanno consegnato a Gino Santi la copia de il Resto del Carlino (che in quel periodo aveva la testata “Giornale dell'Emilia”) dell'11 aprile 1948. Perché quella pagina? Perché l'11 aprile 1948, nella Sala Bossi, iniziò l'avventura dell'Uisp di Bologna (una settimana prima, a Roma, il 4 aprile, era sorta l'Uisp nazionale).

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