Tyler Castillo, il wide receiver di 22 anni, è stato il primo ad alzare bandiera bianca, spinto dai famigliari a rientrare negli States. In maglia Warriors, anche se non è mai stato impiegato, resiste solo il quarterback, Nick Rooney, 25 anni.
Castillo e Rooney, pur viaggiando per tratte diverse, erano arrivati insieme all’aeroporto Marconi, con il loro carico di speranze. L’obiettivo dei due, per assecondare i sogni e i progetti del coach, Giorgio Longhi, era quello di riportare i Carpanelli Warriors ai playoff, dopo il ritorno del gruppo Guerriero, un anno fa, in Prima Divisione.
Ma ogni giorno che passa le possibilità che il campionato possa avere uno svolgimento regolare si affievoliscono sempre di più.
E c’è chi pensa che, anche alla luce delle decisioni assunte dal basket (anche se il football americano, almeno sulla carta, avrebbe dovuto assegnare il titolo all’inizio di luglio) che presto verrà dato il rompete le righe.
Rooney, nel frattempo, ancorché confinato in casa, ha avuto la possibilità, almeno fino a quando i divieti non si sono fatti sempre più stringenti, di prendere confidenza con la città.
E magari – se è rimasto, significa che si è trovato bene – potrebbe anche riprovarci tra un anno, quando i Carpanelli Warriors saranno al loro posto.
La squadra, del resto, anche se parecchio rinnovata rispetto al recente passato, non ha dato segni di cedimento. Anche se in casa i Guerrieri continuano a lavorare. Come fa, sollevando pesi, il defensive back Giulio Frabetti (nella foto).
Nel frattempo è rientrato da Londra Andrea Bello, il giovanissimo quarterback cresciuto nel mondo Warriors, che ha avuto la possibilità di andare a Londra e frequentare, fino a quando è rimasta aperta, la Academy che la Nfl ha voluto aprire nella capitale britannica.
a. gal.
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