Cesena, 25 ottobre 2013 - La deputata 5 stelle reggiana Maria Edera Spadoni ha denunciato di essere stata aggredita dal collega cesenate del Pd, Enzo Lattuca, giovedì sera mentre si trovava in aula alla Camera dove si discuteva il dl PA. La notizia subito diffusa sui social network è stata accolta da attestati di solidarietà da parte del mondo 5 stelle e anche dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, alla quale la Spadoni questa mattina ha raccontato l’episodio. Ma il deputato del Pd, Lattuca, smentisce con una nota aggressioni o minacce.

La deputata 5 stelle ha già formalizzato la propria denuncia inviando una lettera alla presidente Boldrini. In questo modo, della vicenda se ne potrà occupare l’ufficio di presidenza. “Chiedo di poter prendere visione delle immagini dalle telecamere a circuito chiuso dalle ore 22.15 alle ore 22.25 della seduta di ieri - scrive Spadoni nella lettera - ai fini della tutela dei miei diritti”.

Giovedì sera, la deputata M5S aveva raccontato l’episodio su Facebook: “Sono stata aggredita in aula dal deputato Lattuca (PD). Si è avvicinato a 5 cm dal volto e ha cercato ripetutamente di darmi dei pugni, gridandomi addosso. Non nascondo che sono abbastanza turbata”. A queste parole sono seguite numerose espressioni di solidarietà, soprattutto su twitter, da parte di molti colleghi M5S e anche di attivisti. E c’è chi ha messo in evidenza che Lattuca si sarebbe giustificato ammettendo di aver fatto un ‘toctoc’ - così si legge in diversi tweet - sulla testa della Spadoni.

Ma Lattuca smentisce tutto. E in una nota scrive: “Sono molto rammaricato per il clima di tensione con il quale, nella serata di giovedì si è chiusa la seduta alla Camera. Mentre uscivo dalla aula - dopo aver ascoltato e applaudito all’intervento di un collega del Movimento 5 Stelle sulla morte di Raffaele Pennacchio affetto da Sla - si è acceso un diverbio tra la presidente di turno, Sereni e la Di Stefano del M5S. Uscendo - prosegue Lattuca - stavo commentando con una collega del M5S le frasi irriguardose nei confronti della presidente. In quella istante, Maria Edera Spadoni si è rivolta a me intimandomi di tacere perché, a parer suo, a differenza degli eletti del M5S, scelti dai cittadini, io avrei pagato trentacinquemila euro per essere eletto in Parlamento. Di fronte a tali affermazioni, false e assolutamente infondate, ho replicato alla Spadoni e, trovandomela di fronte, le ho detto che se avesse provato a bussare (mimando in aria il gesto), nella testa del collega, l’avrebbe trovata vuota. Successivamente sono uscito dall’aula raccogliendo anche l’invito dei commessi presenti. Sono dispiaciuto se Maria Edera Spadoni si sia sentita scossa per la mia risposta ad una sua provocazione e per questo le chiedo scusa”.

“Tengo però a precisare - sostiene il deputato Pd Lattuca - che non l’ho insultata né minacciata e, soprattutto, non ho assolutamente tentato di colpirla. Non vi è stata alcuna aggressione, né verbale né fisica. Il rifiuto di ogni forma di violenza fa parte dei miei valori politici e penso che sia intollerabile che si continui, in maniera strumentale, a dar conto di una presunta aggressione della collega Spadoni da parte mia, che ripeto, non è mai avvenuta. Per altro la stessa Spadoni, nelle dichiarazioni odierne, ha smentito un mio tentativo di colpirla, da lei stessa fatto erroneamente intendere nella serata di ieri”.

“Se una aggressione c’è stata - sostiene ancora - è quella che ho subito e sto subendo in queste ore attraverso il web e in particolare sui miei profili Facebook e twitter. In poche ore ho ricevuto centinaia di insulti e minacce, alcune anche molto gravi, da diversi esponenti e simpatizzanti del M5S e sedicenti tali. Ho intenzione di rivolgere una lettera alla presidente Laura Boldrini per rassicurarla su ciò che è davvero accaduto nella serata di giovedì. I filmati della Camera, così come i numerosi colleghi e commessi presenti, potranno testimoniare quanto realmente accaduto. Rispetto al clima di scontro e di tensione creatosi al termine della seduta non posso che esprimere tutto il mio rammarico per non essere riuscito ad estraniarmene. Infine rispetto alle ulteriori e infamanti ricostruzioni volte ad addebitarmi una aggressione fisica e verbale nei confronti della collega Spadoni, non esiterò a difendere la mia rispettabilità in ogni sede. Ringrazio tutti i colleghi, gli amici e i conoscenti che in queste ore mi hanno dimostrato la loro stima e solidarietà”, conclude.

Fonte Agi