"Aria condizionata a pagamento? Impossibile"

L’ipotesi degli albergatori riminesi non convince i colleghi di Cesenatico: "Ma i listini vanno ritoccati"

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L’utilizzo dell’aria condizionata nelle camere d’albergo fa crescere a dismisura i consumi elettrici. Con i costi dell’elettricità alle stelle, da Rimini si fa strada la suggestione di far pagare direttamente ai clienti l’uso del condizionatore. Una proposta che non trova buona accoglienza a Cesenatico, anche si i costi maggiori per l’aria fresca d’estate pesano sui bilanci. La tendenza è quella di non modificare il listino al rialzo se si risolve il problema entro qualche mese, mentre se le bollette pazze arriveranno al 2023, non si potrà fare altro che rendere più cara la vacanza. Riccardo Vernocchi, titolare del quattro stelle Hotel Miramare, del tre stelle New Bristol e del due stelle Domus Mea, auspica risposte concrete da parte dello Stato: "Sicuramente non faremo pagare l’aria condizionata e altri servizi a parte, è più probabile un ritocco delle tariffe. Tra un paio di settimane, a stagione estiva praticamente finita, prenderemo delle decisioni, dopo aver esaminato attentamente l’impatto degli aumenti delle bollette. Non intendiamo comunque tornare agli anni ’80 quando si faceva pagare l’aria condizionata 5mila lire. Questa difficile situazione ci sta mettendo in difficoltà già per l’estate 2023, visto che ci sono famiglie che si sono trovate bene e vogliono già prenotare, ma noi dovremo adottare dei listini flessibili e potremo dare una risposta soltanto fra gennaio e febbraio. Dal dimissionario Draghi e da l futuro premier, auspichiamo azioni concrete di aiuto e sostegno alla nostra categoria, perchè siamo in pesanti difficoltà". Nei lussuosi alberghi della catena Batani Select Hotels, di cui fanno parte i cinque stelle della riviera romagnola incluso il Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico, è impensabile pensare di far pagare a parte l’aria condizionata od altri servizi, quindi verranno adottate altre strategie, come ci conferma Paola Batani: "Noi avendo una clientela di alto livello non prendiamo nemmeno in considerazione l’ipotesi di chiedere agli ospiti dei costi aggiuntivi per l’aria condizionata od altri servizi energivori. Assieme ai nostri consulenti stiamo quantificando le ripercussioni dei rincari delle bollette sull’azienda e poi decideremo un aumento delle tariffe, che sarà comunque contenuto. La nostra filosofia è quella di non far ricadere sui turisti gli aumenti delle nostre spese, quindi senz’altro andremmo piuttosto a ridurre ulteriormente il nostro margine e soltanto come ultima soluzione andremo ad aumentare i listini. In sostanza se siamo di fronte ad un periodo transitorio, conterremo il nostro utile per non danneggiare i clienti, mentre se perdureranno i rincari, saremo costretti come tutti a rivedere i prezzi delle camere; l’idea è quella di trovare un punto di equilibrio". Giacomo Mascellani