Cesena, banda di sfruttatori pachistani sgominata dalla Finanza

I lavoratori venivano sorvegliati con sistemi di localizzazione satellitare e vivevano ammassati in un appartamento a Gambettola

Un appartamento di pachistani (foto di repertorio)

Un appartamento di pachistani (foto di repertorio)

Cesena, 18 luglio 2018 - Sfruttavano lavoratori connazionali per l’attività di distribuzione di volantini pubblicitari sul territorio emiliano romagnolo. La Guardia di Finanza di Cesena ha denunciato tre pachistani appartenenti allo stesso nucleo familiare, che avevano costituito delle ditte individuali reclutando i lavoratori, privi di regolare contratto e, in un caso, del permesso di soggiorno, per l’attività di volantinaggio.

Le indagini hanno permesso di accertare lo sfruttamento cui erano sottoposti i numerosi cittadini pachistani - reclutati illecitamente - che erano costretti a vivere, in condizioni igienico-sanitarie precarie, in un’abitazione di Gambettola presa in affitto dai “caporali”.

Per poter soggiornare ammassati in quella abitazione i lavoratori pagavano un canone di locazione mensile, tra i 100 ed i 200 euro, che veniva defalcato dalla retribuzione mensile. Tutti i lavoratori venivano sottoposti illecitamente a continua sorveglianza da parte dei “caporali” attraverso sistemi di localizzazione satellitare dei cellulari che ne monitoravano tutti gli spostamenti, così limitandone la libertà personale.

Al termine delle indagini è stato anche dimostrato che i “caporali” erano in realtà dei dipendenti di altre società operanti nel riminese per le quali reclutavano distributori di volantini e per le quali emettevano fatture per operazioni inesistenti, quantificate in oltre 1,9 milioni di euro. Sono stati denunciati 8 soggetti per reati di natura tributaria e di sfruttamento della manodopera lavorativa e sono state eseguite attività di natura fiscale che hanno portato alla rilevazione di violazioni connesse all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,9 milioni di euro e l’individuazione di 9 dipendenti “in nero”.