Bilancio comunale, le polemiche non si placano

L’ex assessora Amormino: "Le cose non stann .ome le hanno raccontate questi amministratori"

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di Giacomo Mascellani

Il bilancio del Comune ha degli strascichi polemici. Il rendiconto 2021 approvato è stato commentato dall’amministrazione come un ottimo risultato, in quanto è stato azzerato il disavanzo ereditato dalla precedente amministrazione di centro destra. La Lista Buda dell’opposizione invece non ci sta e, tramite l’ex assessore al bilancio Lina Amormino, critica questa lettura: "Occorre chiarezza, perché le cose non stanno come le hanno raccontate gli attuali amministratori. Nel 2015 il Governo cambiò il metodo di calcolo dei bilanci comunali e fu reso obbligatorio inserire il valore dei crediti di dubbia esigibilità. Verso la fine del nostro mandato divenne obbligatorio svalutare e coprire questi crediti con altre entrate, togliendo di fatto le risorse. Il disavanzo tecnico non sì è creato perché abbiamo fatto spese folli o non abbiamo gestito bene i conti, ma è stato generato da nuove regole dello Stato con l’entrata in vigore della contabilità armonizzata, ma anche a causa di provvedimenti sia in materia di contenimento che di contributi, come ad esempio il fondo di solidarietà che adesso si attesta a circa due milioni, oltre alle regole stringenti del patto di stabilità che poi è stato abolito. Tutto questo ha portato al disavanzo, per tutte le partite di crediti non percepiti negli anni e non riscosse; sono soldi dovuti al Comune e non spesi dal Comune".

La Amormino si toglie un sassolino dalle scarpe sui soldi incassati dalle piattaforme: "Se oggi parliamo di un rendiconto 2021 in cui il disavanzo viene azzerato, è anche grazie agli 11 milioni di euro delle piattaforme derivate dal nostro lavoro, una battaglia lungimirante che ha portato al pagamento dell’Imu da parte di Eni; bisognerebbe avere un po’ di onestà intellettuale, solo così si possono gettare le basi di una proficua collaborazione tra maggioranza e opposizione, a vantaggio della città".

Di diverso parere è il Pd, la cui segreteria scrive che "dopo quasi sei anni i conti del Comune tornano in ordine e permetteranno a Cesenatico di aumentare gli investimenti e di prepararsi contro i rincari". I consiglieri entrano nel merito: "E’ un ottimo risultato - dice William Spinelli -, reso possibile da maggiori entrate come l’imposta di soggiorno e l’Imu; potremo far fronte a 1,1 milioni di aumenti di costi energetici ed ai rincari nelle opere pubbliche". Greta Passanese sottolinea i valori green: "Una gestione prudente e coscienziosa delle risorse e delle disponibilità porta sempre buoni frutti, in questo caso evitando di restare scoperti di fronte agli imprevisti. Sono fiduciosa sui futuri orizzonti, per ritrovare una Cesenatico ambiziosa, intelligente, verde, sociale e soprattutto annessa e connessa ai cittadini".