"Bonus edilizi, sistema da riformare e rendere più giusto e efficiente"

Bisogna intervenire sui bonus edilizi riportandoli ad essere strumenti incentivanti e utilizzabili in maniera agevole, senza appesantimenti burocratici che rischiano di vanificarne l’utilità. Le continue modifiche alle norme sugli incentivi in edilizia rischiano di rendere troppo complicati i lavori di riqualificazione degli edifici, tagliando di fatto fuori oltre il 90% delle imprese. Lo denuncia Confartigianato Federimpresa Cesena. Le organizzazioni di categoria, le imprese e gli utenti lamentano che La situazione è diventata da caotica a paradossale e gli interventi normativi che si susseguono stanno paralizzando il settore. Le organizzazioni hanno scritto una lettera aperta per migliorare i bonus in edilizia: le imprese e cittadini sono in tilt. A compendio di un quadro normativo già intricato, è arrivata l’approvazione della norma che ha previsto l’obbligatorio possesso delle cosiddette attestazioni Soa per i lavori che danno diritto alle detrazioni edilizie di importo superiore ai 516 mila euro, anche per le imprese che operano in subappalto, provocando ulteriore disorientamento tra imprese e cittadini, male intese come quelle che possono gestire la complessità burocratica, invece di chi vanta una lunga tradizione del saper fare, riconosciuta dai clienti e dal mercato. Garantire sicurezza, trasparenza e qualità nella esecuzione dei lavori sono principi condivisi, ma bisogna trovare soluzioni appropriate. Il semplice possesso dell’attestazione Soa in 20 anni di funzionamento, non ha garantito, nell’ambito degli appalti pubblici, né la sicurezza sul lavoro, né la qualità dei lavori. Anche il fenomeno delle imprese fantasma si può contrastare con l’introduzione di un serio sistema di verifica dei requisiti di accesso al mercato. La certificazione richiesta è percepita dalle imprese e dalle organizzazioni di categoria come una barriera anticoncorrenziale di ingresso al mercato e ne, a noi pare non a torto, chiedono la cancellazione.

I bonus avrebbero potuto essere l’unico efficace volano per la ripartenza post Covid dell’economia, ma rischiano di non raggiungere lo scopo prefissato, anche a causa di un atteggiamento che viene avvertito dagli addetti ai lavori come non sempre lineare del decisore pubblico.

Massimo Bulbi

consigliere regionale Pd