Caos infermiere a Cesena, “L’ambulatorio non chiuderà”

Il licenziamento delle due sanitarie a San Piero accende lo scontro tra le liste in corsa alle elezioni

L’ingresso dell’ospedale Angioloni dove ha sede l’ambulatorio

L’ingresso dell’ospedale Angioloni dove ha sede l’ambulatorio

Bagno di Romagna (Cesena), 7 giugno 2024 – C’è intenso dibattito fra le tre liste elettorali di Bagno di Romagna sul caso riguardante il licenziamento, dal 1° luglio 2024. di due infermiere-segretarie disposto da due medici dei quattro che fanno parte dell’ambulatorio di Medicina di Gruppo, operante all’interno dell’ospedale di San Piero.

La Lista civica “Visione Comune”, al governo del Comune di Bagno dal 2014, intervenendo sulle notizie relative al “licenziamento di un’infermiera e della paventata chiusura del servizio di Medicina di gruppo a Bagno, “per rispetto di verità - rassicura i cittadini - che il servizio dei Medici di base non è mai stato, non è e non sarà a rischio. Infatti, le segretarie in questione sono libere professioniste, dipendenti direttamente ed esclusivamente dei medici. In questo caso, la politica e l’Ausl non c’entrano nulla con la decisione presa autonomamente dai datori di lavoro. Siamo a conoscenza di un incontro già programmato tra Ausl ed i dottori, al fine di analizzare le problematiche emerse e trovare soluzioni nell’esclusivo bene della comunità”.

La lista civica “Andare Oltre” (sostegno del centrodestra) esprime anch’essa “la propria vicinanza alle due infermiere licenziate, paventando altresì timori per la Medicina di gruppo”. “Questo deve essere un campanello d’allarme - dice ‘Andare Oltre’ - che sproni tutte le forze in campo a rilanciare la sanità della Valle, che negli ultimi anni è stata depotenziata a scapito della popolazione di montagna. La scelta dei due medici è stata certamente grave, ma questo non è il momento delle polemiche. Vogliamo lavorare assieme a loro per trovare una soluzione che eviti la chiusura del poliambulatorio o la rimodulazione del servizio, in modo che per i cittadini ci possa essere una copertura adeguata del servizio”.

La lista civica “Insieme per Bagno di Romagna” (centrosinistra) sottolinea: “La notizia del licenziamento delle due qualificate e apprezzate infermiere (in realtà si tratterebbe di un mezzo licenziamento in quanto le due professioniste sono legate ai 4 medici da singoli contratti, due dei quali al momento mantengono la loro validità) desta una certa sorpresa, anche per il fatto che, in un recente incontro col coordinatore dei medici locali, si era inteso che una riduzione delle lunghe liste d’attesa poteva passare dall’incremento del servizio di segreteria. Il nostro gruppo si opporrà in tutti i modi possibili al deterioramento di un servizio essenziale per la collettività quale quello della medicina di base”.

gi.mo.