"Caro bollette, dividendi Hera di tutti i comuni per aiutare le famiglie"

Il segretario cesenate Uil rilancia dopo la risposta di Lattuca. "Servono risposte omogenee e anche a Cesena si può fare di più"

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"Caro bollette, la situazione è drammatica e le persone vengono prima dei mercati". La Uil non molla la presa. Il segretario regionale Giuliano Zignani aveva chiesto al Comune di destinare alle famiglie travolte dalle bollette energetiche alle stelle i due milioni di dividendi staccati da Hera e il sindaco Lattuca ha replicato dicendo che è già quel che avviene con i soldi destinati ai nuclei fragili".

Il segretario della Uil cesenate Marcello Borghetti rilancia: "La nostra richiesta di discutere questo ordine del giorno in tutti i consigli comunali della Regione intende creare un fronte unitario dei Comuni sulle multiutility – afferma – nonché di uniformare gli interventi. Poniamo un problema politico su due piani, l’utilizzo dei profitti generati dalle multiutility e la destinazione dei dividendi staccati dalle stesse ai Comuni soci".

"Il sindaco Lattuca – prosegue Borghetti – esprime una posizione che appare tesa a spiegare le ragioni di Hera sostenendo che ora non si è in grado di sapere se la crisi della borsa si farà sentire sui conti del colosso. Ma la priorità è la drammatica diffocoltà a pagare bollette altissime da parte delle famiglie e ci chiediamo quando nella definizione degli indirizzi da parte dei soci di maggioranza pubblica, ovvero dei Comuni, si deciderà di investire a favore di un contenimento delle bollette? L’impressione è che l’interesse prevalente si concentri sul rafforzamento dei dividendi".

"Sull’utilizzo dei dividendi – prosegue il segretario Uil – è sì fondamentale destinarli alle attività di sostegno alla spesa sociale, ai servizi pubblici e ai ristori, ma Uil chiede una risposta omogenea su tutti i Comuni della Regione e per l’intero ammontare dei dividendi. Chi già lo concretizza, come nel Comune di Cesena, avrà il compito di verificare se vi siano ulteriori spazi".

"Rimane però aperto – conclude il segretario Borghetti – il drammatico problema del caro bollette. Il sindaco non si è espresso sulla nostra richiesta di contenere i compensi dei manager delle multiutility. Di fronte ai sacrifici dei cittadini, la richiesta di un tetto ai compensi è un un fatto di buonsenso".

Intanto la Lega attacca la Regione Emilia Romagna in una nota del parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, e del consigliere regionale Daniele Marchetti. "Proibito scaldarsi - per non contravvenire ai divieti imposti dalla legge regionale? Il nostro auspicio – affermano – è che la Giunta Bonaccini ci ripensi sospendendo temporaneamente i limiti imposti alle modalità di riscaldamento domestico nei comuni sotto i 300 metri di altitudine fino al termine dell’emergenza energetica. In questo modo si consentirebbe alla popolazione di usare ogni mezzo di riscaldamento presente nelle abitazioni, per esempio caminetti, stufe a legna o pellet per alleviare la situazione sia in caso di razionamento del gas metano, sia dal punto di vista economico, a fronte del rincaro esponenziale delle bollette". Si apprende intanto che il Comune di Cesena seguirà le direttive regionali contrariamente a quanto ha diposto il comune di Rimini dove sono state tolte le limitazioni sull’uso degli impianti a legna e pellet.

Andrea Alessandrini