Covid Cesena, l'allarme del sindaco: "Contagi e ricoveri siamo al limite"

Lattuca: "La zona arancione è rischiio reale. Serve l’impegno di tutti per non peggiorare. La svolta? Solo con la vaccinazione"

Il sindaco Enzo Lattuca in visita al centro vaccinazioni di Pievesestina (foto Ravaglia)

Il sindaco Enzo Lattuca in visita al centro vaccinazioni di Pievesestina (foto Ravaglia)

Cesena, 17 febbraio 2021 - Il conteggio quotidiano dei nuovi positivi al Covid-19, nel Cesenate, fa scattare spesso l’allarme: troppi casi, a volte oltre i 100 (oggi 79), tanto da collocare il nostro territorio tra quelli più colpiti in Regione. Esaminando la rielaborazione dei dati dell’Unione dei Comuni della Valle Savio aggiornato al 15 febbraio, però, emergono considerazioni che riequilibrano l’andamento tra nuovi casi, malati effettivi, ospedalizzazioni e guariti.

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Sindaco Enzo Lattuca la situazione cesenate è dunque così allarmante? "E’ una situazione stabile, su un plateau tra i 70 e gli 80 casi in più ogni giorno sulla media settimanale. Se consideriamo che su 100 contagiati gli ospedalizzati sono 5 la situazione, se resta tale, è sostenibile. Oltre questi numeri si fa impegnativa. Ancora due giorni fa i ricoverati al Centro Covid del Bufalini erano 93, ma tra ricoveri e dimissioni per il momento questo tasso di ospedalizzazione resta stabile. Un equilibrio faticosissimo ma possibile".

Cosa potrebbe succedere da qui in avanti? "Dipende da quello che si verificherà in termini di contagi con l’attuale stazionamento in zona gialla, i ristoranti e i bar attivi fino alle 18 e i centri commerciali aperti. Una aumento effettivo dei casi ci farebbe scivolare di nuova in zona arancione. E’ un dato di fatto. Guardiamo alla Toscana, tanto per fare un esempio, era in giallo e si ritrova in arancione. Tra qualche giorno potrebbe succedere anche all’Emilia-Romagna".

Qual è l’elemento che ci fa ben sperare? "La vera svolta ci sarà quando una larga percentuale di popolazione anziana sarà vaccinata. E’ quella, infatti, la fascia a maggiore rischio di ospedalizzazione. Guardiamo a quello che sta succedendo tra le categorie già vaccinate, come gli operatori delle case di riposo. Lo dico toccando ferro e incrociando le dita, ma finora i contagi sembrano stoppati. Se tra un mese o due ci sarà vaccinata la maggior parte degli anziani anche 100 casi in più ci faranno meno paura poiché non ci porteranno a 5 ricoverati, ma magari solo 2 o 1. Positivo l’alto numero dei guariti, assai vicino a quello dei positivi. Nell’ultimo mese nel nostro comune si sono registrati 1.016 nuovi positivi, il 92,5 per cento curati ai domiciliari, a fronte di 1.223 guariti, ma, purtroppo, anche 31 decessi".

Capita di frequente che Cesena si contenda il triste primato regionale del numero dei nuovi casi con città come Bologna e Modena, che hanno ben altri numeri in quanto ad abitanti. "Capita che ci siano punte quotidiane alte, ma se se guardano i grafici che elaborano i dati tra l’inizio della pandemia ad oggi, pur nella crescita costante di tutti, si evidenzia che la situazione di Cesena mostra una media totale di nuovi casi al di sotto di quella regionale anche se un po’sopra a quella provinciale. Peraltro i dati quotidiani sono sensibilmente condizionati dal numero dei tamponi che vengono effettuati nella giornata. Dobbiamo guardare con attenzione a questo fine settimana, la situazione è in rapida evoluzione, non possiamo escludere di tornare in arancione".

Colpa di una scarsa osservanza delle norme anticontagio? "E’ inevitabile che il semi lock down sia meno efficace di un isolamento totale. Se le attività sono aperte giustamente le persone le frequentano. Si può essere più o meno attenti ma i rischi salgono inevitabilmente".

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