Donazioni ostacolate dalle sanzioni

La crisi internazionale rallenta e limita le attività degli enti di volontariato

I volontari che si adoperano a favore dell’infanzia bielorussa in stato di abbandono genitoriale, da qualche tempo si trovano da una parte a non disattendere i comportamenti imposti dalle ragioni di Stato e, dall’altra a rispondere a quelle dettate dal sentimento di solidarietà umana che rendono le sanzioni imposte alla Bielorussia particolarmente limitative alla propria attività. I divieti di sorvolo dello spazio aereo bielorusso non sono infatti l’unica sanzione che l’Unione europea ha emanato dall’inizio del conflitto in Ucraina. "Oltre alla mancata venuta dei gruppi di minori presso famiglie italiane – spiega Monica Belli, segretaria di Piccolo Mondo Cesena – è impossibile inviare a fondazioni benefiche aiuti in danaro attraverso bonifici bancari, nonostante la motivazione di carattere umanitario. Questo non ci ha consentito, dopo oltre 12 anni, di realizzare uno dei nostri più longevi progetti in loco, ovvero il soggiorno in colonia nel mese di agosto, nei dintorni di Minsk, per una ventina di minori del Centro di prima accoglienza del rione Frunzeski, sottratti dal giudice alla potestà genitoriale e in attesa di essere inseriti in orfanotrofi o case-famiglia. Attività in corso sono invece acquisti fatti sul posto per l’orfanotrofio di Divin, nel sostegno allo studio di una ragazzina che frequenta un college a Minsk e da qualche mese nella borsa di studio per Eugenio, 18enne ucraino che frequenta la scuola Agraria a Cesena.