"Fatturato quintuplicato e dipendenti raddoppiati"

La Automa 2000 in poco tempo è passata dalle macchine per la saldatura alla progettazione di piantane igienizzanti e mascherine

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Dal 2000 producono impianti automatici per la saldatura e li esportano in svariati Paesi del mondo, tra i quali Australia, Sud Africa e gran parte del continente europeo. Ma quando, due anni fa, è divampata l’emergenza sanitaria da Covid-19, "abbiamo capito subito che avremmo dovuto inventarci qualcosa di totalmente nuovo", dice oggi Massimiliano Venturi, presidente dell’azienda cesenate Automa 2000, selezionata tra oltre 400 imprese italiane per l’impegno profuso nella lotta alla pandemia.

Venturi, in pochi giorni siete passati dalle macchine per la saldatura alla progettazione di piantane igienizzanti e mascherine ffp2.

"All’indomani della dichiarazione dello stato di emergenza, io e i miei dipendenti – allora eravamo una ventina – ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso che era necessario fare qualcosa, qualunque cosa. Da un lato ci spingeva la necessità di escogitare un modo per continuare a lavorare, dall’altro il desiderio di dare un contributo e mettere a frutto le nostre competenze".

Chi ha avuto l’intuizione delle piantane denominate ‘Piedino’ - tuttora presenti, fra l’altro, all’ingresso dell’ospedale di Rimini e degli uffici del Comune di Cesena?

"È stata un’idea di mio figlio, che ha 29 anni e già lavora con me in azienda. Il valore aggiunto è proprio l’attivazione a pedale, che alimenta un maggior senso di igiene e sicurezza rispetto alle semplici bottiglie di gel posizionate sui banconi e azzera ogni possibilità di contatto con le mani".

Una sperimentazione vincente, da cui hanno avuto origine altre due aziende.

"Due vere e proprie startup: Alchemilla Design Solutions realizza dispenser di lusso e soluzioni di design per l’igiene delle mani (ad esempio, per ristoranti, hotel e yacht) e Automa Clean commercializza prodotti per la pulizia, l’igiene e la ristorazione. Negli ultimi due anni i nostri dipendenti sono passati complessivamente da 20 a 44".

Com’è cambiato il vostro fatturato?

"Nel 2017 fatturavamo 1 milione e 700mila euro, quest’anno contiamo di raggiungere i 10 milioni di euro. Abbiamo lavorato giorno e notte, è vero, ma siamo riusciti a reinventarci e a trasformare una crisi potenzialmente devastante in opportunità".

I vostri prossimi obiettivi?

"Continueremo a investire nel biomedicale, un settore dal potenziale enorme. Apriremo un poliambulatorio a Cesena nella zona vicino allo stadio, i lavori sono già iniziati. La pandemia ce lo ha dimostrato: l’attenzione alla salute e al benessere rimarrà un tema attuale anche nel prossimo futuro".

Maddalena De Franchis