Febbre del superbonus

Ance e Confartigianato: "C’è caos, ma il sistema si sta stabilizzando"

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di Giulia Beneventi

"L’entusiasmo del ‘mi rifaccio casa gratis’ sta passando, la situazione è destinata a stabilizzarsi nei prossimi mesi". Così Giovanni Calzolari, direttore di Ance Cesena, sul tema dell’ambito superbonus 110% per la riqualificazione energetica, che tanto ha agitato gli animi al suo arrivo quanto ha fatto emergere, dopo, alcuni ostacoli.

"Oggettivamente si tratta di una possibilità interessante – prosegue – con altrettanta evidenza sorgono due problemi: la complicazione burocratica e l’aumento dei prezzi". La prima è identificabile in un mare di letture, circolari e certificazioni che sovrastano i lavori ancora prima di cominciare. La seconda conseguenza, ormai nota, deriva dai costi delle materie prime che hanno visto un’impennata.

"Questo vale però per tutto il mondo – premette subito Calzolari – poi certo, aver avuto una grandissima richiesta di superbonus 110% fin da subito ha prosciugato con altrettanta rapidità le risorse essenziali ai lavori. Perciò ci sono i problemi con il prezzo ma spesso anche con la disponibilità in sé della materia prima, si fa un ordine sperando che nei mesi successivi vada tutto bene". Un’attesa incerta che interessava, prima della proroga a fine 2023, il superbonus stesso: questa rientra tra le ragioni della corsa ai lavori "perché i bonus si sa che quasi sempre sono prorogati – puntualizza – ma non si sa con certezza e, soprattutto, fino a quando". "Ora io ritengo che ci sarà una stabilizzazione – conclude – partendo anche dal fatto che sono in arrivo nuovi investimenti. Bisogna fare attenzione però, proprio per questo, all’entrata in scena di tante ditte neonate, che spuntano fuori come funghi. Meglio non considerarle alla pari di quelle realtà conosciute, longeve e strutturate. Anche perché la responsabilità finale ricade sempre e comunque sul proprietario di casa".

Tale riassetto degli equilibri dovrebbe derivare, tra il 2024 e 2025, anche dal fatto che il bonus scenderà verso il 70%.

"Personalmente, penso sia meglio un 70% sicuro che un 110% con l’incertezza – considera Stefano Bernacci (Confartigianato Cesena) –. Detto questo, di sicuro ora il quadro è un po’ più chiaro. All’inizio c’era molta più confusione, mettendoci anche la proroga che non si capiva se arrivasse o meno". Certi aspetti poi restano da appurare nel tempo, "l’aumento dei prezzi ad esempio abbiamo paura che resti ‘nella pancia’ delle imprese – aggiunge – ma al momento questa cosa non si è ancora deflagrata".

Di sicuro a essere disorientati erano i richiedenti del bonus, aziende o privati cittadini, per cui Confartigianato ha strutturato una apposita rete di sostegno. "Abbiamo aperto uno sportello dedicato al superbonus – spiega il responsabile dell’area relazioni istituzionali, Eugenio Battistini –. Sono stati organizzati dei webinar informativi online e abbiamo reso disponibile, sul nostro sito, una rete di imprese che potesse avvicinare domanda e offerta". Il servizio ha coinvolto i 15 Comuni del cesenate: "Dall’inizio dell’operatività a oggi – spiega – abbiamo avuto 180 contatti allo sportello, di cui circa 20 progetti attualmente seguiti. Il Caf invece ha processato 50 pratiche di superbonus 110 e 250 comunicazioni di sconti in fattura o cessioni del credito".