ll docente universitario candidato: "Una città a misura degli studenti"

Alessandro Ricci, professore di Informatica al Campus e cofondatore del Distretto tecnologico romagnolo, in lista Pd da indipendente. "La politica può favorire il benessere dei ragazzi in una scuola comunità educante".

ll docente universitario candidato: "Una città a misura degli studenti"

ll docente universitario candidato: "Una città a misura degli studenti"

Professore associato dell’Università di Bologna da oltre vent’anni al Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria nel Campus di Cesena, Alessandro Ricci, 50 anni, è candidato nella lista Pd alle comunali.

Aderisce al Partito Democratico?

"Sono di sinistra, ma non sono mai stato iscritto a un partito".

Di quali iniziative si è occupato nell’ambito formativo?

"In particolare di ’Terza missione’ al territorio, iniziative e progetti che coniugano innovazione informatica, tecnologica e sviluppo della comunità. Fra questi il Distretto dell’Informatica romagnolo di cui sono stato co-fondatore, che aggrega più di 50 aziende di informatica. Al mondo della scuola mi dedico come direttore del Centro di ricerche e studi dell’Informatica applicata alla didattica e all’educazione, il Criad".

Perché si candida?

"È la prima volta che lo faccio. Ho accettato la richiesta poiché sento la responsabilità di contribuire a progetti politici che mettano al centro il valore dei scuola, dell’educazione, della cultura, del bene comune, la bussola a cui orientare qualsiasi forma di innovazione, anche informatiche".

Come deve agire l’ente locale nella sfida formativa?

"Ho toccato con mano i benefici che derivano dalla collaborazione fra amministrazione locale, enti di sostegno e università: il Campus di Cesena è e vuole essere una realtà di riferimento in termini di qualità della didattica, della ricerca, ma anche del ’ben-essere’ per studenti, professori e chi vi lavora. La collaborazione è essenziale per affrontare i problemi, a partire da quello degli alloggi per gli studenti del Campus e per creare una scuola comunità educante di allievi, insegnanti e operatori scolastici. Per gli studenti e le studentesse quelli dell’istruzione scolastica sono ‘gli anni del sole’, come dice Baricco. Dobbiamo cooperare per sì che il ’sole’ illumini tutta la giornata e riguardi anche le famiglie, con una rete di iniziative, attività e progetti dentro e fuori le scuole, che non lasci indietro nessuno".

Che contributo può dare lei?

"Non ho velleità di essere eletto, il mio contributo consiste nel mettermi a disposizione, sempre in una prospettiva di ’Terza missione lato Università’, di coloro che avranno l’onore e responsabilità di governare, essere di supporto per realizzare questa visione di città come comunità educante, nella scuola, nell’università e nel territorio. Spendermi per questo obiettivo mi appassiona molto".