Cesena, fidanzata del calciatore picchiata allo stadio. Quattro Daspo

Il fatto risale a giugno, a fine match tra Francia e Romania per gli Europei Under 21. Ultras denunciati dalla Digos

Cesena, la 22enne originaria di Craiova mentre esce dal campo sanguinante (Foto Ravaglia)

Cesena, la 22enne originaria di Craiova mentre esce dal campo sanguinante (Foto Ravaglia)

Cesena, 22 dicembre 2019 - È successo tutto a bordo campo del Manuzzi a fine match: una tifosa rumena prima le ha calpestate una mano, poi si sono offese. Dalle parole sono passate alle mani sferrandosi calci e pugni al volto. Fatti che, oggi al termine di tutte le indagini del caso, hanno portato la Digos della questura di Forlì Cesena a identificare e denunciare quattro cittadini romeni, due uomini e due donne dai 21 ai 26 anni, residenti nella provincia di Caserta per il reato di lesioni aggravate in concorso. Nei confronti dei quattro è stato emesso un Daspo della durata di un anno.

La vicenda risale allo scorso 24 giugno quando si è disputato il girone preliminare dei campionati europei Under 21, sul campo Francia e Romania. Poco dopo il fischio finale del match, terminato con il risultato di 0-0 che qualificò entrambe le nazionali al turno successivo, alcuni giocatori della nazionale rumena, tra cui il difensore Cristian Manea – attualmente nella rosa del Cluj – si avvicinarono per i festeggiamenti al settore distinti, dove era presente la frangia più calda della tifoseria a due passi dal campo (lì non ci sono barriere). In quel frangente la fidanzata del calciatore, una 22enne originaria di Craiova, giunta in Italia per seguire le partite del compagno, ha subito un’aggressione da parte di un’altra tifosa rumena, che la colpì con calci e pugni al volto.

In pochi secondi anche due uomini raggiunsero la ragazza e la spintonarono a terra colpendola con pugni al volto, mentre una quarta persona, di sesso femminile, la colpì con un’asta di bandiera. Anche il fratello della giovane, intervenuto in sua difesa, è stato preso di mira dai due uomini, che hanno preso anche lui a calci e pugni. Entrambe le persone offese riportarono lesioni guaribili in otto giorni, in particolare la giovane fidanzata di Manea lasciò lo stadio con una evidente ferita sanguinante al labbro che le sporcava di sangue la maglietta della nazionale rumena. Gli aggressori, approfittando della confusione derivata dalla rissa avvenuta a bordo campo, sono riusciti a lasciare lo stadio e il territorio senza lasciare alcuna traccia. L’area dove è avvenuta la vicenda era gremita da migliaia di supporters provenienti da varie parti del paese e dalla Romania.

Nel corso delle indagini, alle quali ha collaborato la Digos di Caserta, uno degli attuali indagati ha cercato di scagionarsi dalle accuse presentando a sua volta una denuncia querela in cui ha fornito una versione dei fatti diametralmente opposta ed incolpando falsamente altri del reato da lui commesso. Per questi motivi, oltre alle lesioni aggravate, è stato deferito all’A.G. anche per il reato di calunnia. I provvedimenti si sommano ai quattro già emessi in precedenza nei confronti di altrettanti tifosi rumeni responsabili di accensioni di torce fumogene all’interno dello stadio, verificatesi durante Romania-Inghilterra e Romania-Francia.