Rubicone, finte case in affitto, barche radiocomandate e altre truffe. Undici denunce

Molti i casi i furti digitali smascherati dai carabinieri a Savignano, Longiano e Gambettola

Un acquisto online

Un acquisto online

Cesena, 3 settembre 2018 - Affitti falsi, pagamenti a cui non seguiva l’invio di merce e altri tranelli digitali. Sono undici le persone denunciate dai carabinieri di Savignano sul Rubicone per altrettante truffe online. Nei guai un trentatreenne, incensurato ed un quarantanovenne, con precedenti per truffa, entrambi italiani e residenti nell’aretino, accusati di mettere in vendita sui social un modello di barca radiocomandata per la pesca sportiva al prezzo di euro 1.750. Merce che veniva pagata dai clienti (tra cui due residenti nella valle del Rubicone) e che però non arrivava mai a destinazione.

Una seconda operazione, portata a termine questa volta dai carabinieri di Gambettola, ha portato alla denuncia di un ventisettenne con precedenti, residente nel napoletano, e un trentottenne nativo del Togo e residente nel casertano, incensurato. La truffa stavolta era un classico: l’affitto, tramite un noto portale web, di un appartamento per le vacanze nel centro di Cesenatico. Nella rete una quarantatreenne, residente nel biellese, che ha ricaricato di 600 euro la carta postepay dei truffatori, senza poi avere in affitto la casa, che ovviamente non era nelle disponibilità dei due sedicenti proprietari.

A Longiano, infine, si è consumata la truffa orchestrata da un ventisettenne, residente a Crotone ed una trentaquattrenne residente in provincia di Roma. La vittima, una quarantaduenne, residente in un Comune della Valle del Rubicone, ha acquistato su un noto sito internet un iPad, versando 250 euro spariti poi nel nulla insieme ai venditori.

Seguono il finto affitto di una casa in Sardegna (denunciato un sessantaduenne riminese con numerosi precedenti, che effettivamente ha un’agenzia immobiliare) e soprattutto quattro denunce per frode informatica ai danni di una nota azienda di Longiano: i quattro eseguivano con un trucco acquisti online con la carta di credito dell’azienda. Il danno che supera i 5mila euro.