Forza Italia, la capolista è Rosaria Tassinari "La priorità? Ristrutturare subito la E45"

Ex sindaca di Rocca San Casciano, è assessore al Welfare a Forlì: se il partito non cala nei sondaggi, dovrebbe essere eletta. Nel 2013 non ce la fece: "Rispetto ad allora mi sento cresciuta. Nel mio ruolo, mi occupo dei problemi concreti della gente"

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di Marco Bilancioni

Rosaria Tassinari, assessore comunale e capolista di Forza Italia alla Camera: com’è andata?

"Le ultime giornate sono state davvero emozionanti, da montagne russe. Sono davvero onorata. E carica di responsabilità".

Un calcolo brutale: quanto deve prendere Forza Italia affinché scatti il seggio per lei?

"Sono conteggi difficili. Diciamo che dall’8% in su, dove ci collocano attualmente i sondaggi, dovrei rientrare tra gli eletti".

Per lei è la seconda candidatura dopo quella del 2013: in quel caso l’elezione sfumò. Differenze rispetto ad allora?

"Mi sento più competente. Allora ero sindaco di Rocca San Casciano. Ho fatto la gavetta cominciando come consigliere comunale d’opposizione, poi assessore, sindaco del mio piccolo comune, oggi assessore nel capoluogo. Oggi i miei figli sono cresciuti, questo mi dà più tranquillità nello spendermi per il territorio".

Età? Sono due voti in più?

(ride) "Hanno 19 e 23 anni".

Il suo nome sarà sulla scheda in tutta la Romagna più Ferrara. E la campagna elettorale dura appena un mese. Come si fa?

"Giocheremo di squadra, grazie ad amministratori amici. In lista con me c’è l’ex sindaco di Gatteo, Vincenzi. Soprattutto, però, grazie all’esperienza di Forlì, sento di essere cresciuta: sono stata a contatto con gli ultimi, conosco i problemi delle persone. E, se sarò eletta, non voglio chiudermi nel palazzo".

Ha mai incontrato Silvio Berlusconi?

"Nel 2020, quando chiuse la campagna elettorale per le regionali a Ravenna".

Allora chi le ha dato la notizia della candidatura?

"La senatrice Annamaria Bernini. Poi me l’ha confermata Enrico Aimi".

In Forza Italia anche Lauro Biondi puntava alla candidatura nel collegio uninominale. Aveva chiesto che non arrivasse un paracadutato e invece...

"C’erano i presupposti perché Lauro corresse. È stata una scelta del partito. Devo dire che Gloria Saccani Jotti ha un grande curriculum, sui temi della sanità può essere un valore aggiunto. C’è grande entusiasmo, possiamo fare il pieno anche in Romagna".

Tante volte le cronache politiche hanno riportato la voce di una Rosaria Tassinari corteggiata da Fratelli d’Italia o dalla Lega. Talvolta anche pronta a lasciare il partito, come hanno fatto molti altri protagonisti sia a livello locale che nazionale. Perché non è accaduto?

"Le voci erano solo voci... Mi riconosco nei valori di moderazione ed europeismo di Forza Italia".

Su questo, ricorrono due critiche: Forza Italia non ha votato la fiducia a Draghi ed è alleata dei sovranisti.

"Draghi aveva le ore contate, non sarebbe sopravvissuto allo strappo del Movimento 5 Stelle. Meglio andare a votare piuttosto che l’ennesimo governo tecnico. Quanto agli alleati, la coalizione ha diverse anime ma, se vinceremo, dovrà tenere conto anche delle istanze di Forza Italia".

Quali priorità per il nostro territorio vuole portare a Roma?

"Tra le infrastrutture, certamente serve una ristrutturazione della statale 67 e un intervento per la E45. Sono fondamentali anche i collegamenti con Ravenna, rappresentati sia dalla E45 che dalla nuova Ravegnana che si comincerà a progettare. E poi un altro aspetto che mi sta davvero a cuore: credo di aver maturato l’esperienza per intervenire, anche a livello nazionale, sulla disabilità".

Ultima questione, decisiva: se sarà eletta lascerà il suo assessorato a Forlì?

"Non c’è incompatibilità. Tuttavia valuterò il da farsi col sindaco Gian Luca Zattini".