Cesena, da tre mesi al freddo in casa nuova. "Colpa della burocrazia"

L’odissea di Daniele Brighi e Sandra Mariani: "Utenze in grave ritardo". E noi siamo costretti a vivere da pendolari

Sandra Mariani e Daniele Brighi, in casa con il giubbotto

Sandra Mariani e Daniele Brighi, in casa con il giubbotto

Cesena, 11 gennaio 2019 - “Benvenuto, si accomodi. Ma non tolga il cappotto”. Daniele Brighi e Sandra Mariani fanno gli onori di casa sull’uscio della loro nuova abitazione in via Pescara, a Ponte Abbadesse. Si sono trasferiti a ottobre:è tutto pronto, dai mobili al tappeto nel soggiorno. Manca solo una cosa: il contatore del gas.

Siamo al freddo - si sfogano - costretti a vivere col trolley in mano, facendo la spola dalla casa nuova dove stiamo di giorno, a quella di nostro figlio a Santa Maria Nuova, dove troviamo riparo di notte. E’ una situazione surreale”. Il problema sono gli intoppi burocratici che si stanno accavallando gli uni sugli altri e che hanno riguardato le questioni più svariate.

“Abbiamo acquistato l’immobile ‘chiavi in mano’ e il rogito era in programma a ottobre. Da allora però nulla è andato per il verso giusto. Abbiamo avuto a disposizione l’acqua il 31 dicembre e siamo ancora in attesa del gas. Ogni volta ci vengono addotte motivazioni diverse: manca un documento, c’è un tubo che non è stato collegato, serve un codice fiscale... viaggiamo da un ufficio all’altro, parlando con operatori sempre diversi che ogni volta riprendono tutto dall’inizio. Cosa avremmo dovuto fare se non avessimo avuto a disposizione l’appartamento di nostro figlio? Trasferirci temporaneamente in albergo?”.

Una vita in vacanza, verrebbe da dire vedendo marito e moglie che ogni giorno si affaccendano caricando e scaricando valigie dall’auto. “La giornata comincia con la preparazione dei pasti, che poi chiudiamo nelle vaschette termiche e ci portiamo appresso. Piatti e posate sono tutti rigorosamente di plastica usa e getta”. La giornata passa tra la spesa al supermercato, gli ultimi ritocchi tra le nuove mura domestiche e le lunghe file negli uffici per provare a risolvere il caso una volta per tutte.

“Ci stiamo dando da fare, l’idraulico dice che è tutto chiarito e che a brevissimo avrà notizie, ma in che lasso di tempo si traduce la parola ’brevissimo’? Ore? Giorni? Settimane? Dovremo trascorrere l’inverno da pendolari?”. Risolti i problemi di collegamenti mancanti o erronei allacci tra le tubature, ora manca ‘solo’ da collocare il contatore del gas a fianco di quello dell’acqua, recentemente installato.

“E’ possibile che per problemi di questo genere sia necessario aspettare oltre tre mesi? La burocrazia ci ha sfiniti, siamo esasperati”. I ricordi tornano al passato, al primo acquisto di una casa: “La comprammo 40 anni fa, quando non c’erano tutte le tecnologie di oggi: firmammo, ci stringemmo la mano e ci consegnarono le chiavi. Andò tutto liscio. Cosa è cambiato da allora?”.