di Ermanno Pasolini
A Savignano l’Accademia dei Filopatridi ha ricominciato gli incontri culturali mensili. Nell’aula magna il presidente Vincenzo Colonna ha presentato l’accademico Davide Gnola, direttore del Museo della Marineria di Cesenatico, che ha tenuto una relazione dal titolo "Pirati e corsari del nostro mare". All’inizio è stato ricordato con un minuto di silenzio Elio Raboni il vice segretario dell’Accademia, scomparso nei giorni scorsi.
"Prima di tutto – ha iniziato Gnola – bisogna fare una netta differenza: I pirati sono rapinatori e i corsari agiscono nell’interesse di uno Stato e la loro storia nel Mediterraneo è proprio quella di una modalità di contrapposizione tra cristiani e ottomani. Questa è una storia minore e poco conosciuta ma che riempie ancora gli archivi, le chiese, le testimonianze del folklore, le canzoni, l’arte. Sono numerosissime le testimonianze archivistiche che raccontano le frequenti incursioni sulle coste della Romagna che allora era pressochè disabitata. Episodi che riguardano Cesenatico, Cervia, Ravenna e piccole località come Capanni di Savignano che allora era un luogo di passaggio, dove c’era un’osteria e che attirava le incursioni dei corsari che provenivano dall’alta sponda dell’Adriatico". Consegnati poi gli attestati di appartenenza a cinque Accademici con 25 anni di iscrizione: Giuseppe Pino Buda, Giulia Cantarutti, Paola Delbianco, Bianca Maria Selva e Giuseppe Saviotti. Consegnate due borse di studio intitolate all’avvocato Gino Vendemini. Sono state premiate: Francesca Baldo diplomtaa al liceo linguistico Ilaria Alpi e Giulia Zammarchi che ha frequentato il Liceo Scientifico Marie Curie di Savignano sul Rubicone.