Ido Balzani: chi è il ciclista morto nell'incidente di Cesena

Pensionato investito da un’auto in via Settecrociari all’incrocio con via Tipano. Lo schianto in una zona già considerata pericolosa

Ido Balzani, 83 anni, è  morto in un incidente a Cesena

Ido Balzani, 83 anni, è morto in un incidente a Cesena

Cesena, 11 settembre 2022 - Investito mentre pedalava, dedicando la mattinata a quella che era stata una delle passioni della sua vita: la bicicletta. Ieri intorno alle 9.45, Ido Balzani, 83enne cesenate, è rimasto vittima di un incidente mortale che si è verificato lungo la via Settecrociari, all’altezza dell’incrocio con le vie Tipano e Paderno. La dinamica è ancora al vaglio da parte degli uomini della polizia locale, ma il ciclista sarebbe stato investito, forse mentre era in procinto di svoltare, da una Fiat Punto che stava marciando verso San Vittore: alla guida del veicolo c’era un uomo di 50 anni. Subito dopo l’incidente, in zona è transitato un ciclista, che si è fermato e ha cercato di prestare i primissimi soccorsi in attesa del 118. Purtroppo invano. Per l’anziano è stato fatale l’impatto con la vettura e la successiva caduta.

Chi era Ido Balzani

Balzani era molto conosciuto e ben voluto nella zona di San Vittore nella quale viveva: per anni, prima della pensione, era stato caporeparto dell’azienda Amadori, i colleghi lo stimavano e lo rispettavano, così come gli amici che lo frequentavano o semplicemente lo incontravano quotidianamente nella piccola frazione alle pendici della Valle del Savio. L’incidente ha purtroppo riportato d’attualità uno dei temi più tristemente noti per chiunque abiti nella zona di via Settecrociari.

La strada inseguinata

Lungo quell’arteria continuano a verificarsi tanti – troppi - incidenti stradali, anche dagli esti mortali. Solo per citare alcuni dei fatti rimasti più tristemente impressi nella memoria collettiva, nello stesso punto della tragedia di ieri, il 7 agosto 2007 aveva perso la vita Gabriele Bravaccini, un noto barbiere cesenate, che era in moto insieme alla moglie. Il 24 aprile 2013 invece a poca distanza aveva trovato la morte il giovane Lorenzo Cococcia, uscito di strada con la sua vettura dopo uno scontro.

La velocità

Le tematiche sollevate riguardano diversi tipi di interventi che potrebbero essere valutati, a partire dal potenziamento dell’illuminazione, che toglierebbe pericolosità durante le ore serali soprattutto in un tratto come quello in questione dove, anche per via di una curva, la visibilità non è ottimale. Al centro della questione c’è però la velocità. Esulando ovviamente dal caso specifico di ieri, sul quale stanno lavorando gli agenti della polizia locale e in relazione al quale non è al momento possibile esprimere valutazioni, resta il fatto che tante, troppe volte, chi percorre quel tratto tende a spingere a fondo il piede sull’acceleratore.

La paura

"Proprio questo punto è particolarmente noto e non certo in senso positivo" era il commento predominate ieri, sul ciglio dell’asfalto. Ci sono i ciclisti che per attraversare scendono prima dalla bici e poi si muovono a piedi cercando quanta più sicurezza possibile e c’è chi la via Settecrociari la percorre ogni giorno per andare al lavoro e ha perso il conto delle volte in cui ha rischiato grosso. "C’è stata una tragedia, una famiglia ha perso il fratello, il babbo o il nonno. Che non sia fine a se stessa. Che serva almeno a far cambiare le cose".