L’analisi sulle previsioni di crescita, sulle tendenze della congiuntura e le incognite delle politiche economiche è proposta nel documento ‘Il
percorso a ostacoli per l’economia italiana nel 2024’ dell’Ufficio Studi di Confartigianato. "Il primo rilievo - afferma il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena (Stefano Ruffilli, Daniela Pedduzza e Marcello Grassi, nella foto) - è che in autunno si sono dimezzate le previsioni di crescita per il 2024, passando dal +1,2% al +0,6% di Banca d’Italia di metà dicembre. Tra le criticità rilevate il caro tassi che frena gli investimenti in macchinari. Ad ottobre il costo del credito bancario per le imprese sale al 5,52%, rispetto all’1,61% di giugno 2022, recedente all’avvio della stretta monetaria. La stretta monetaria mette a rischio gli investimenti, vitali per le imprese sia per aumentare la produttività, che per gestire le transizioni green e digitale. Nel terzo trimestre del 2023 gli investimenti in macchinari e impianti sono scesi dell’1,9% su base annua, mentre un segnale in controtendenza arriva dalla forte risalita (+18,2%) di quelli in mezzi di trasporto, una tendenza che favorisce una
mobilità di merci e persone più sostenibile".
"Persistono elevati prezzi dell’energia - prosegue il
Gruppo di Presidenza Confartigianato Cesena -. A novembre il prezzo al
consumo di elettricità e gas, pur scendendo del 42,3% rispetto un anno
prima, rimane del 55,8% superiore alla media del 2021. Le imprese restano preoccupate per la spinta delle materie prime e dei costi energetici".