"Impegnarmi in questa realtà ormai fa parte del mio Dna"

"Mi capita di essere operativa anche tutti i giorni. Il rapporto con i pazienti è unico"

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Janina Schwan, a 24 anni cosa la spinge a mettersi al servizio degli altri?

"Se è per questo ho iniziato quando ero ancora più giovane... Prima di entrare a far parte della Croce Verde in effetti ero stata anche all’interno della Croce Rossa. Credo che faccia parte del mio dna... è un mondo nel quale mi sono sempre trovata perfettamente a mio agio. E in effetti lo dimostra pure il mio percorso di studi".

Cosa farà da grande?

"Mi sono iscritta a una corso infermieristico e proprio in quest’ambito ho conosciuto la realtà della Croce Verde, dalla quale sono immediatamente rimasta conquistata".

E’ giovanissima, le sirene del divertimento coi suoi coetanei non suonano mai?

"Non è questione di fare rinunce, ma di dedicarsi a ciò che si ama fare. A ciò che trasmette le sensazioni migliori".

Quanto tempo dedica all’associazione?

"Difficile fare un conto unico, dipende dai momenti, ma spesso mi capita di essere operativa anche tutti i giorni".

Come funziona l’organizzazione dei turni?

"E’ ovviamente tutto organizzato su base volontaria: ogni settimana viene predisposta una tabella oraria, che si riempie in base alle adesioni del gruppo. Si cerca sempre di combinare la disponibilità dei singoli volontari per offrire la copertura migliore del servizio".

Qual è il valore aggiunto di aiutare il prossimo?

"Le risposte che si ricevono in cambio, che non sono richieste e magari nemmeno dovute, ma che quando arrivano fanno capire che di certo nessun posto è meglio di questo. Il rapporto coi pazienti, con ogni paziente, è unico".

Luca Ravaglia