Incendi Australia, l'ambientalista: "Distrutto l'habitat dei koala"

Silvia Rubboli, di origine cesenate, vive a Sidney da 10 anni: "Assistiamo impotenti a incendi devastanti per un territorio delicato"

Silvia Rubboli vive in Australia da 10 anni

Silvia Rubboli vive in Australia da 10 anni

Cesena, 12 gennaio 2020 - Sembra ormai fuori controllo la situazione degli incendi che, da settimane, stanno devastando il continente australiano. In effetti, i numeri che rimbalzano sui media internazionali fanno paura: si parla di almeno ventisette vittime, mentre non si contano più gli animali morti e dispersi tra le fiamme. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Università di Sydney, circa 500 milioni di mammiferi, uccelli, rettili e altri animali sono morti solo nei mesi di novembre e dicembre: ma sono stime destinate a peggiorare. Tra coloro che, soprattutto nella zona di Sidney (una delle più colpite dagli incendi delle ultime settimane), assistono impotenti ai roghi c’è anche un’artista cresciuta tra Cesena e Santarcangelo, ma residente in Australia da più di dieci anni: la 39enne Silvia Rubboli Golf, laureata in Antropologia, attivista ambientale e autrice di tele richieste in tutto il mondo, dall’Asia agli Stati Uniti.

Silvia Rubboli, come si vive in queste settimane a Sidney? "Il cielo sopra di noi è diventato giallo, l’aria è irrespirabile e per strada si gira solo con le mascherine. Io stessa ho tossito per settimane. In casa, malgrado il caldo estivo, siamo costretti a tenere le finestre sbarrate, perché la cenere cade dal cielo e si deposita ovunque. Gli incendi sono a oltre 200 km dalla città, ma il vento forte e secco trasporta i detriti ovunque, oltre a far propagare i roghi. È davvero un’apocalisse".

Eppure, il primo ministro Scott Morrison si ostina a negare il cambiamento climatico: un’emergenza che riguarda l’Australia già da qualche anno. "Non so quali notizie stiano arrivando in Italia, ma qui l’opinione pubblica ne sta chiedendo a gran voce le dimissioni. Oggi ho partecipato a una grande manifestazione contro di lui, e altre sono in calendario per le prossime settimane. Morrison ha tagliato i fondi al personale adetto alla salvaguardia del territorio, è soggetto alle lobby del carbone e se n’è andato in vacanza alle Hawaii mentre in patria divampavano gli incendi. È da dieci anni che qui si parla di siccità e clima sempre più secco, non piove da nove mesi: eppure, lui continua a sostenere che i cambiamenti climatici sono solo un’invenzione".

Lei è molto sensibile alle tematiche ambientali: nelle sue tele ha sollevato il problema delle plastiche riversate negli oceani in tempi in cui nessuno, ancora, ne parlava. "Tra i soggetti che preferisco ci sono pesci e molluschi perché mi riportano all’infanzia, alle giornate passate in spiaggia in Riviera, alle ore spese a curiosare fra i banchi del mercato del pesce. Solo in pochi riescono a considerare cozze, vongole e gamberi come soggetti artistici: invece si tratta di creature estremamente affascinanti. Mi piace pensare che i pesci – la cui sopravvivenza, oggigiorno, è seriamente minacciata - inizino una nuova vita nelle dimore delle persone che scelgono di acquistare le mie opere".

Collabora con diverse organizzazioni che si adoperano per la pulizia dei mari, pratica surf e snorkeling e sensibilizza il suo pubblico sulla piaga della progressiva distruzione della barriera corallina. Che cosa prova davanti agli incendi di questi giorni? "C’era un posto, a 3 ore di macchina da qui, in cui adoravo rifugiarmi. Si chiamava Conjurong ed era un vero paradiso: canguri ovunque, koala, pappagalli, poche case e praterie sterminate e incontaminate. Ora è rimasto soltanto un deserto di cenere. Il mio cuore è a pezzi".