Insegnanti, che code col Green pass

Proteste per l’obbligo di esibirlo ogni giorno all’ingresso. I presidi: "Siamo in attesa del sistema digitale"

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di Andrea Alessandrini

Ultimi preparativi nelle scuole cesenati per il nuovo inizio tutti in presenza degli studenti, da lunedì, con l’avvio del nuovo anno scolastico, terzo dell’era Covid-19, con il trasporto scolastico con capienza all’80%, che Start Romagna ha assicurato adeguato per coprire in sicurezza il fabbisogno. Studenti tutti sui banchi e docenti con l’obbligo del Green pass (o del tampone negativo) entrato in vigore il 1° settembre, ma le modalità per l’accertamento e i controlli stanno diventando un caso. È infatti montata la contrarietà dei prof per l’essere costretti ad accedere al luogo di lavoro, già in questi giorni con collegi esami e incontri vari, hanno dovuto esibirlo ogni giorno, mettendosi in fila, perché, per ragioni di riservatezza, la durata della validità del certificato verde non è rilevabile dalla scansione del QRCode. Non mancano comunque le proteste per la scomodità della procedura. Anche ieri mattina era visibile una fila di una certa lunghezza fuori dalla chiesa di Sant’Agostino dove si è tenuto il collegio docenti di un istituto superiore cesenate.

L’attesa è che da lunedì i controlli del Green pass possano finalmente avvenire, come assicurato, tramite il computer del dirigente scolastico, attraverso una soluzione tecnica in grado di mettere in comunicazione il sistema informativo dell’istruzione con la Piattaforma nazionale digital green certificate, per garantire la tutela della privacy ed evitare code e assembramenti davanti agli ingressi degli istituti.

"Ci hanno assicurato che il controllo computerizzato dovrebbe arrivare. Vediamo!", si augura un dirigente cesenate .

In questi giorni sono stati necessari controllori-verificatori, i quali attraverso l’app Verifica19, piantonano l’ingresso delle scuole per sottoporre gli insegnanti e il personale alla verifica del Green pass. Si creerebbero tuttavia evidenti problemi se ciò avvenisse da lunedì con i docenti assembrati in fila agli ingressi per esibire il Green pass agli accertatori, mentre accanto a loro sfilano per entrare a scuola centinaia e centinaia di studenti (pur suddivisi in vari ingressi), con il rischio, per l’assolvimento della procedura, di ritardare l’inizio delle lezioni.

Si sono intanto conclusi alle superiori gli esami di riparazione (sono tornate a fioccare le bocciature dopo che nell’anno scolastico 2019-2020 il Ministero dell’Istruzione dopo i quattro mesi di lockdown dispose che tutti fossero promossi a giugno) e gli esami di idoneità, per il passaggio da una scuola superiore a un’altra).

Le lezioni cominceranno con la mascherina ancora obbligatoria per studenti e docenti: si è rivelato almeno per ora inattuabile l’assicurazione retrocessa ad auspicio dello stesso ministro all’Istruzione che le classi con tutti gli allievi vaccinati possano stare senza mascherina, perché alle scuole per ragioni di privacy non possono sapere chi tra gli alunni è stato vaccinato e chi no. Quarantene confermate, così come i dispcenser con gli igienizzanti e le ricreazioni in classe con uscite per andare in bagno.

Alle superiori, con il ritorno in presenza i primi giorni di scuola torneranno ad essere ad essere dedicati ai progetti di accoglienza per le matricole e all’istituto Agrario-Geometri si è tenuto la seconda edizione del campo estivo per i nuovi iscritti. "Una occasione molto importante per 115 nuovi iscritti per familiarizzare con il nuovo istituto e socializzare in sicurezza: al mattino percorsi di riallineamento delle competenze con i docenti, al pomeriggio laboratori di canto, teatro, attività varie e attività sportive, ma c’è chi ha fatto anche la vendemmia", spiega la dirigente Luciana Cino.