L’area ex Nuit alla fine andrà al Comune

Ceduta dall’imprenditore Bastone in cambio degli oneri per l’accordo di programma Fincarducci

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L’area dell’ex Nuit diventerà di proprietà comunale. Il terreno di oltre 12mila metri quadrati sul lungomare di Cesenatico, dove un tempo sorgeva la storica discoteca, sarà ceduto dall’imprenditore cesenate Bruno Bastone al comune di Cesenatico, in cambio delle opere pubbliche e degli oneri che avrebbe dovuto versare, una volta formalizzato il suo ingresso come partner privato nell’accordo di programma. L’intesa è già stata trovata ed ora dovrà essere formalizzata, con i passaggi in Commissione comunale ed in consiglio comunale la prima settimana di luglio, per consentire a Bastone di portare a termine l’operazione e diventare appunto il nuovo proprietario che sostituirà la Fincarducci.

L’ex Nuit, assieme a tre colonie situate sempre in viale Carducci nelle zone Boschetto e Valverde, faceva parte dei beni della cordata di imprenditori riuniti nella società Fincarducci che, in base ad un accordo di programma pubblico e privato, firmato dodici anni fa con il Comune di Cesenatico, la provincia di Forlì-Cesena e l’avvallo della regione Emilia-Romagna, nelle intenzioni avrebbe portato alla realizzazione di un ambizioso piano di rilancio in chiave turistica ed edilizia. Il progetto prevedeva la costruzione di un grande albergo con 180 camere, un parcheggio da 400 posti e decine di negozi per complessivi 3.650 metri quadrati, nell’area ex Nuit; mentre nelle tre colonie è prevista una destinazione residenziale, per complessivi 128 appartamenti, ed in una piccola area di viale dei Mille vicino all’ex Kamikaze sono previsti dei parcheggi. La Fincarducci fallì e i beni negli ultimi anni sono stati gestiti da un curatore fallimentare. Gli immobili andarono tutti all’asta. La gara lo scorso 15 novembre fu vinta da una società con sede a Milano, la quale mise sul piatto 6 milioni e 850mila euro. In base al contratto, c’erano 120 giorni di tempo per saldare tale cifra e fare il rogito. Tuttavia a metà marzo la società aggiudicataria dei beni all’asta, non ha saldato il conto. Il curatore ha così chiamato la seconda società in graduatoria, quella del cesenate Bruno Bastone, il quale aveva offerto 6 milioni e 840mila euro. Da allora si sono intensificati i rapporti, perché oltre a questa cifra da sborsare per aggiudicarsi i beni, chi si sostituisce alla Fincarducci in base all’accordo doveva realizzare opere pubbliche per oltre 9 milioni. È di ieri la notizia che è stata trovata una intesa, in base alla quale Bastone al posto di tale somma, cederà l’ex Nuit al Comune. Nella stessa operazione Bastone cederà la piccola area di viale dei Mille al Comune ed in cambio riceverà l’aerea delle ex case popolari in viale Leonardo da Vinci, per riqualificarla sempre a destinazione residenziale.

Giacomo Mascellani