Al lavoro a cavallo a Cesena: "Ho l’auto in officina e non posso fare smart working"

L’impiegata Tabita Gurioli ha raggiunto la sede all’ex Zuccherificio da Mensa Matellica con due ore di percorso nella natura. "Da casa mia non passano mezzi pubblici". Ma oggi non ripeterà l’exploit

Cesena, 22 aprile 2023 – Ad andare al lavoro ci si diverte? Dipende dal lavoro. E magari anche dal mezzo di trasporto. A riguardo, un cavallo può aiutare. In effetti ieri mattina Tabita Gurioli mentre si dirigeva verso l’ufficio, aveva un sorriso a 32 denti.

La donna, la cui residenza è a Forlì, negli ultimi giorni ha dovuto modificare i suoi piani per far fronte alle conseguenze di un incidente in auto che ha reso necessario un passaggio in carrozzeria della sua vettura: "Non ho avuto la possibilità di usufruire di un mezzo sostitutivo – racconta – e così mi sono riorganizzata, trasferendomi negli alloggi della scuderia che gestisco nella campagna di Mensa Matellica, nel ravennate. Lo ho fatto perché altrimenti non sarei riuscita a perdermi cura dei cavalli e allo stesso tempo ho chiesto in un ufficio se avessi potuto lavorare per lo stretto necessario in smart working, per ridurre i temporanei disagi legati allo spiacevole imprevisto".

La risposta di chi supervisiona i turni di lavoro è stata negativa e così Tabita Gurioli ha deciso di compiere un gesto simbolico e appariscente, quello appunto di recarsi al lavoro a cavallo.

"La scuderia si trova in un posto isolato, utilizzare i mezzi pubblici sarebbe stato complicatissimo, mentre proprio a due passi ecco il percorso che fiancheggia su strada sterrata il fiume Savio e che conduce proprio di fronte agli uffici cesenati di Crédit Agricole, la banca presso la quale lavoro".

Non si tratta di una rivendicazione con la banca, Gurioli si affretta a chiarirlo, ricordando di lavorare in quella realtà da 15 anni, dai tempi della Cassa di Risparmio di Rimini, sempre con piena soddisfazione, anche in relazione alla sua attuale mansione di addetta al sevizio clienti telefonico.

Dunque eccola qui, zainetto con computer in spalla e buon umore incorporato. Sorride, mentre accarezza e coccola il cavallo gustandosi il panorama della natura in fiore lungo il Savio. Un paio d’ore di passeggiata tra la quiete e il silenzio, prima di immergersi nel lavoro.

Il codice della strada consente la possibilità di utilizzare il cavallo come mezzo di trasporto, prima di tutto nei tratti sterrati lontano dal traffico, ma anche in strada, a patto che non si percorrano arterie con espliciti divieti, come per esempio quelle ad alta percorrenza e velocità. Bene dunque, ma come ci si regola coi parchimetri per quadrupedi?

"Nessun problema per l’animale – chiarisce Gurioli – perché non lo ho certo lasciato legato intorno a un albero ad aspettarmi per tutta la durata del turno di lavoro. No, si trattava soltanto di un gesto dimostrativo, che volevo rendere appariscente, ma che era fine a se stesso. Ad aspettarmi davanti al posto di lavoro in effetti c’era un gruppo di amici che hanno preso in custodia l’animale, riaccompagnandolo su un mezzo appositamente dedicato al trasporto di questi animali fino alla scuderia di Mensa Matellica. E sempre loro si sono occupati anche di venirmi a prendere alla fine della giornata lavorativa, offrendomi un passaggio in auto. Faranno lo stesso anche nei prossimi giorni, in attesa della riconsegna della mia auto".

In ogni caso Gurioli si è goduta l’inconsueto itinerario scelto per un giorno: "Avevo fatto un sopralluogo per verificare la fattibilità dell’idea, dopo di che mi sono messa in moto di buon mattino per essere certa di arrivare puntuale in ufficio. Un cavallo al passo si muove percorrendo circa 5 chilometri all’ora e non volevo affaticarlo. L’intento era rendere l’idea del fatto che in questi giorni per me recarmi al lavoro è decisamente più complesso del solito e per riuscirci ho – letteralmente – cavalcato la mia passione per i cavalli. Quelli dei quali mi prendo cura ogni giorno in scuderia".

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