Morto a 69 anni il missionario Renzo Mancini

Il frate cappuccino originario di Castel d’Alfero da 38 anni prestava servizio in Etiopia

Padre Renzo Mancini con un gruppo di ragazzi in Etiopia

Padre Renzo Mancini con un gruppo di ragazzi in Etiopia

Cesena, 28 agosto 2022 - È morto sabato mattina in Etiopia, dove era missionario da 38 anni, padre Renzo Mancini, 69 anni, frate minore cappuccino, originario della terra d’Alto Savio. La morte è avvenuta a causa delle complicanze per un intervento chirurgico resosi necessario dopo un incidente stradale di cui era rimasto vittima nel paese africano.

La tragica notizia è stata data sui social con un breve post sul proprio sito web da parte dei Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna. "Grazie per quello che hai fatto per i più poveri". La scomparsa di padre Mancini è stata prontamente ricordata anche dalla Diocesi di Cesena-Sàrsina, che ricorda che "Fra Renzo, frate cappuccino e missionario, era nato il 19 ottobre 1952 a Castel d’Alfero (il piccolo borgo medievale che rappresenta una sorta di enclave del territorio comunale di Sarsina, attorniato da quello di Verghereto nei pressi di Alfero ndr). Emise la professione temporanea nel 1970 e poi quella perpetua nel 1975. Fu ordinato sacerdote il 24 giugno 1974".

Dopo essere stato in seminario ad Imola, Faenza, Forlì, Cesena, era stato ordinato sacerdote a Bologna dal Cardinale Antonio Poma. Il suo primo apostolato a Santarcangelo di Romagna nella Comunità Prima Accoglienza Vocazioni Adulte. Dal 1984 prestava servizio evangelico in Etiopia ( Kambatta-Osanna-Dawro Konta-Città Gassa Chare).

La notizia della scomparsa di Padre Renzo ha destato profonda commozione e cordoglio non solo nella zona di Alfero e dintorni (i suoi familiari vivono tuttora a Castel d’Alfero), ma anche in tutta la Valle del Savio, dove il sacerdote era stimato, benvoluto, conosciuto anche se era da molti anni missionario in Etiopia. Ieri sui social sono apparsi subito numerosi commenti di cordoglio e di apprezzamento per la sua vita dedicata al mondo missionario. Impossibile darne conto, ne citiamo qualcuna: "Grazie per tutto quello che hai fatto Abba (Padre)! Ci hai insegnato che con umiltà e fede tutto è possibile. Chi ti ha conosciuto non ti dimenticherà mai!".

"Un missionario schietto sorridente sempre con la valigia pronta... Credo che in Cielo avrai un posto speciale! Veglia su di noi!"; C’è anche il ricordo della nipote Stefania Mancini: "Ciao zio, sarai sempre con noi, non ti dimenticheremo, ti vogliamo bene, fai buon viaggio!!!". Padre Renzo tornava circa ogni paio d’anni in Italia e oltre a fermarsi presso la Casa Madre dei Cappuccini dell’Emilia Romagna, non mancava di passare un po’ di giorni ovviamente nella sua terra natìa, dai suoi familiari e dai suoi amici in Alto Savio, compresi quelli della Misericordia.