PAOLO MORELLI
Cronaca

’Novello’, valore dimezzato. Il Comune ha perso il 55%

Lo certifica la relazione semestrale del Fondo gestito da Fabrica Immobiliare. Le critiche di Fratelli d’Italia, Partito Liberaldemocratico e Cesena Siamo Noi.

Lo scheletro di un edificio del Quartiere Novello mostra già i segni del degrado

Lo scheletro di un edificio del Quartiere Novello mostra già i segni del degrado

Ha suscitato vivaci reazioni il nostro articolo sul Quartiere Novello la cui realizzazione, dopo alcuni ridimensionamenti rispetto al progetto iniziale, è bloccata da più di un anno. Nel frattempo, mentre il tempo passa, la quota del Fondo Novello detenuta dal Comune di Cesena, originariamente di 10.175.000 euro (il valore del terreno conferito al fondo) si deprezza: a fine 2023 era diventata di 5.262.256 euro, mentre a fine 2024 si era ulteriormente ridotta a 4.600.000 euro. I dati vengono trasmessi semestralmente al Comune da Fabrica Immobiliare, società per la gestione del risparmio del Gruppo Caltagirone, che gestisce il Fondo Novello. In nove anni il Comune di Cesena ha perso più del 50% del valore delle sue quote, mentre invece il mercato immobiliare è aumentato di una quota analoga.

"Il progetto del Novello è diventato ormai il simbolo plastico dell’inconcludenza amministrativa, della propaganda fuori tempo massimo e di una gestione opaca che lascia sgomenti – dice Marco Casali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale –. Un’operazione da oltre 50 milioni di euro che avrebbe meritato trasparenza, responsabilità e continuità. Invece, ci ritroviamo con un cantiere fermo, decrepito e abbandonato, al centro di un quartiere che doveva diventare fiore all’occhiello dell’edilizia sociale, e che oggi è solo una ferita aperta nella città. Il sindaco Lattuca ha gestito l’intera vicenda con una modalità che non può che sollevare perplessità. Anziché informare chiaramente cittadini e consiglieri comunali sull’andamento dell’operazione, ha preferito rilanciare mezze verità, toni polemici e narrazioni trionfalistiche scollegate dai fatti. Ha dichiarato che il Novello non diventerà “un rudere come vogliono i profeti di sventura”, dimenticando che sono proprio le immagini di quel cantiere fantasma a parlare più forte di ogni critica. Il sindaco pontifica dai palchi dei festival, evitando accuratamente di riferire in Consiglio Comunale, ma noi lo convocheremo nuovamente in commissione, come già fatto l’anno scorso, per ottenere risposte formali, pubbliche e puntuali. I cesenati hanno il diritto di sapere. Il tempo degli slogan è finito".

Anche il Partito Liberaldemocratico di Cesena mena duro: "Un progetto che avrebbe dovuto dare risposte a centinaia di famiglie e rigenerare un’intera porzione della città è oggi il manifesto del fallimento delle politiche per l’abitare delle giunte Lucchi e Lattuca. L’aver concentrato tutta l’attenzione sul Novello ha di fatto impedito la nascita di altri progetti di housing sociale diffuso e ha condizionato pesantemente anche le scelte urbanistiche degli ultimi decenni. La significativa perdita di valore della quota conferita dal Comune non è solo una questione tecnica o contabile: è un problema politico e amministrativo che riguarda il ritorno dell’investimento pubblico e il corretto utilizzo delle risorse collettive".

Cesena Siamo Noi ripropone quanto già detto in passato: "Altro che affitto calmierato: qui parliamo di soldi pubblici sperperati. Di una narrazione che si è scontrata con la realtà dei fatti. Di un progetto nato per sostenere le famiglie e finito per congelare l’intera politica abitativa a Cesena. Di una gestione che ha alimentato sfiducia e smarrimento. Quello che vediamo oggi è l’esempio di come non si gestisce il bene pubblico: tra annunci e retorica, si sono perse per strada responsabilità, controllo e visione. E soprattutto si sono perse risposte reali ai bisogni abitativi, sociali e ambientali di una città che avrebbe meritato ben altro".