LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Palazzi oltre il destino dei Tigers : "Facciamo tornare il grande basket"

Dopo la cancellazione del club che a Cervia disputava la B Interregionale, Cesena può creare nuovi progetti

Palazzi oltre il destino dei Tigers : "Facciamo tornare il grande basket"

Palazzi oltre il destino dei Tigers : "Facciamo tornare il grande basket"

Se magari... I rimpianti non contano, non servono e soprattutto non cambiano le cose.

Ciononostante la notizia della cancellazione dei Tigers Romagna dal campionato di basket di serie B Interregionale che la squadra stava disputando a Cervia, in queste ore ha catturato tanta attenzione anche nel mondo della pallacanestro cesenate, città nella quale il club nato a Forlì aveva mostrato il suo lato migliore, arrivando a sfiorare la promozione in A2 nel 2019.

Tra tutte, spicca la voce di Stefano Palazzi, che del club aveva anche fatto parte e che da tempo auspica un nuovo - e più luminoso - futuro per il basket cittadino.

Palazzi, durante la scorsa estate aveva sondato la possibilità di un ’ritorno a casa’ i Tigers.

"Per lo meno del ’titolo’. La squadra era reduce da una stagione a Cervia culminata con la retrocessione dalla serie B e nell’ambiente c’era aria di nuovi cambiamenti. Sono un cesenate appassionato di sport e di basket in particolare, ho cercato di capire se potevano esserci i presupposti per riportare una categoria di rilievo in città. Non ci sono stati".

Cosa serve per fare sport?

"Inutile girarci intorno: il denaro. I costi sono alti, la passione non basta. Serve un territorio che risponda compatto all’appello di chi ha progetti seri. Non ho ancora rinunciato alla speranza che si possa andare in questa direzione".

Che altro?

"Gli impianti. Servono spazi funzionali nei quali allenarsi e giocare. Non è con le cattedrali nel deserto che si cambiano le cose".

A Cesena si sta investendo tanto. In cattedrali?

"Il volano del Pnrr è un’opportunità irripetibile. E’ stato fatto molto, si sta facendo altro e altro ancora può e deve essere fatto. Continuo a ribadirlo: servono più campi, servono come il pane. Ma...".

Ma?

"I campi bisogna ’meritarseli’. E con questo torno all’importanza dei progetti. Cesena è una città grande, c’è passione per la pallacanestro, è giusto provare a lanciare il cuore oltre l’ostacolo in un percorso comune che non crei divisioni tra le tre società cestistiche hanno base nel territorio, ma piuttosto generi sinergie. Solo così si può alzare l’asticella e puntare alla conquista di una categoria importante, che gli appassionati meritano di poter tornare a toccare con mano".

I tempi dei 1.200 spettatori al Carisport sono un lontanissimo ricordo.

"Sono un bellissimo ricordo, che non è affatto detto non possa tornare attuale. Non è solo una questione di speranze, ma di opportunità. E’ vero, con l’addio dei Tigers, un treno molto importante è passato. Ma in futuro potranno transitarne altri sui quali provare a salire. A una sola condizione".

Quale?

"I treni passano dove ci sono le stazioni. E’ imperativo che a Cesena la stazione resti. E magari si faccia anche più bella".