REDAZIONE CESENA

Si guadagna la ’lode’ con la tesi sullo Straccivendolo

Serena Menghi si è laureata in Lettere moderne con un lavoro sullo ’Strazer’.

Si guadagna la ’lode’ con la tesi sullo Straccivendolo

Si è ’innamorata’ dello Straccivendolo, quello sul monumento al centro del paese, e su quel ragazzo con la giacca sdrucita e i pantaloni con le toppe, in piedi con a fianco la bicicletta e intento a gridare: "Chi ha straz doni ooh", ha costruito la sua tesi di laurea. Lei è Serena Menghi, 28 anni, gambettolese, fresca di laurea in Lettere moderne e con la sua tesi ’Lo Straccivendolo nella letteratura: da rifiuto sociale a monumento’ ha ottenuto la lode. Lo straccivendolo è quell’umile personaggio al quale i gambettolesi hanno eretto un monumento, l’antesignano del rottamaio che a inizio ‘900 ha dato il via al mestiere redditizio per molti giovani del paese.

Serena da bambina ogni volta che passava davanti al monumento lo guardava con curiosità. I genitori le spiegarono che lo ’Strazer’ andava in giro a raccogliere bidoni di latta, stracci e pelli di coniglio. Lei si incuriosì ma non capiva come avesse fatto quell’uomo che faceva un mestiere brutto e umile a guadagnarsi un monumento. Così ha cominciato a studiarlo. La prima copia della tesi Serena l’ha consegnata alla Sindaca Letizia Bisacchi. "La mia tesi nessuno mai l’aveva portata a Bologna – spiega Serena - e ai professori è piaciuta molto. Voglio bene allo Straccivendolo, con la sua umiltà mi ha fatto portare a casa una bella lode".

Vincenzo D’Altri