Borghi, il paese senza banca: “Qui non vogliono aprire”

Il sindaco del comune in provincia di Cesena da mesi sta cercando un istituto che apra una filiale: nel capoluogo c’è solo un bancomat

Silverio Zabberoni, sindaco di Borghi, davanti all’unico bancomat presente nel capoluogo

Silverio Zabberoni, sindaco di Borghi, davanti all’unico bancomat presente nel capoluogo

Borghi (Cesena), 14 agosto 2023 – Da mesi il sindaco di Borghi Silverio Zabberoni e gli amministratori comunali stanno cercando una banca per aprire una filiale nel capoluogo o in frazione Stradone. Borghi è l’unico comune del comprensorio cesenate a non avere una banca. Nel capoluogo ha un bancomat e nella frazione Lo Stradone, la più popolosa con oltre 1.300 abitanti sui 2.900 dell’intero territorio comunale, tempo fa ha chiuso i battenti l’unica banca che c’era.

Dice il sindaco Silverio Zabberoni: "Anche in queste ultime settimane ho cercato di contattare istituti bancari per aprire una filiale almeno in frazione Lo Stradone che non ha nemmeno un bancomat. Per loro le piccole filiali non sono più convenienti, anche alla luce del fatto che la maggiore parte dei cittadini acquista e paga online e molti anziani si rivolgono alle poste con i loro conti bancari. La fatica nel trovare una banca disponibile ad aprire un filiale a Borghi e in frazione Stradone lo dimostra anche il fatto che nelle realtà vicino a noi chiudono molte filiali per raggruparle in una unica. Ci siamo pure rivolti a soggetti privati che installano e gestiscono sportelli ATM, ma essendo i costi di gestione molto elevati rispondono che non è fattibile. A meno che l’amministrazione comunale non metta a disposizione delle risorse proprie importanti, cosa che però non è assolutamente fattibile".

Anche per Alessandro Foschi capogruppo di maggioranza in consiglio comunale la mancanza di una banca o di un bancomat in frazione Lo Stradone è un fatto molto grave: "Abbiamo anche interpellato l’onorevole Alice Buonguerrieri per chiedere consigli e un aiuto per portare la banca a Borghi o almeno un bancomat in frazione Lo Stradone. Ci ha risposto che sta verificando se ci sono le condizioni per potere attingere a fondo altri modi per trovare una soluzione a questi problemi molto sentiti dalla popolazione. Sono servizi fondamentali per prevenire lo spopolamento dei nostri comuni collinari e montani".

Ma l’amministrazione Comunale non si arrende e continua a cercare tutte le strade istituzionali possibili per riportare almeno una banca con tutte le sue funzioni a Borghi. Continuano gli amministratori comunali: "Quando siamo venuti a conoscenza delle volontà della banca di Lo Stradone di chiudere, ci siamo attivati interpellando prima la stessa banca dicendo di non chiudere o perlomeno la lasciare uno sportello bancomat. Ma loro ci hanno risposto che i bancomat hanno dei costi elevati di installazione e di gestione per cui tendono a ridurre sensibilmente già quelli che esistono. Poi come amministrazione comunale abbiamo interpellato altri Istituti di credito, ma da tutti abbiamo ricevuto risposta negativa. Abbiamo contattato dei collaboratori di un noto istituto nazionale che per un mese hanno portato accanto alla chiesa di Lo Stradone un ufficio mobile aperto tutti i giorni, festivi compresi, per verificare l’interesse della popolazione e i loro servizi. La risposta era stata positiva cosicché avevano preso in affitto un negozio chiuso da anni dove era stato possibile incontrarli e fare tutte le operazioni bancarie, tranne depositi e prelievi in loco. Per rimediare a questo avevano fatto un accordo con Poste Italiane e il nostro ufficio postale di Borghi, depositare somme e fare prelievi. Poi anche questo servizio è cessato. Noi comunque continuiamo a lavorare per portare una banca a Borghi con tutti i suoi servizi".