Richemont fa shopping: offerta da 100 milioni del colosso del lusso per Gianvito Rossi

La maison di calzature di San Mauro Pascoli verso la vendita agli svizzeri

Kate Middleton premia Carlos Alcaraz, vincitore  di Wimbledon 2023:  la principessa indossa un paio  di ’pump’  di Gianvito Rossi. A sinistra l’imprenditore, figlio di Sergio Rossi

Kate Middleton premia Carlos Alcaraz, vincitore di Wimbledon 2023: la principessa indossa un paio di ’pump’ di Gianvito Rossi. A sinistra l’imprenditore, figlio di Sergio Rossi

San Mauro Pascoli (Forlì Cesena), 25 luglio 2023 – Le voci hanno cominciato a rincorrersi circa un mese fa, dopo le indiscrezioni pubblicate da alcuni quotidiani economico-finanziari. A farsi avanti per prima sarebbe stata la holding italiana Otb (acronimo di ‘Only the brave’), di proprietà di Renzo Rosso, patron di Diesel. Ma, nel testa a testa innescatosi con il gruppo svizzero del lusso Richemont per l’acquisizione della maison di calzature Gianvito Rossi, sarebbe stato proprio il colosso di Ginevra a spuntarla.

A rivelarlo al Carlino una fonte molto vicina alle parti coinvolte, dalle quali si attende conferma ufficiale nelle prossime ore. Solo qualche giorno fa, in un’intervista a una rivista specializzata, Renzo Rosso non aveva confermato né smentito l’interesse di Otb per il brand sammaurese, definendolo ‘una bellissima azienda’. Da tempo, infatti, il gruppo fondato da Rosso cerca di ampliare il proprio portafoglio con acquisizioni nel ricco panorama della moda e del lusso made in Italy, che si aggiungerebbero ai nomi già all’attivo (Martin Margiela, Jil Sander, Marni e Viktor&Rolf). L’interesse sarebbe ancora più spiccato in vista della quotazione alla Borsa di Milano, cui il gruppo – 1,7 miliardi di euro di fatturato - punta entro l’inizio del 2025.

Dal canto suo, il gigante svizzero Richemont, guidato da Johann Rupert, annovera già firme dell’alta gioielleria come Cartier e Van Cleef & Arpels, marchi di orologeria come Jaeger-LeCoultre e Piaget e brand di alta moda, tra cui Chloé e Azzedine Alaïa. Era lecito aspettarsi che tra i due contendenti si scatenasse una battaglia senza esclusione di colpi, con l’obiettivo di aggiudicarsi una delle eccellenze indiscusse del distretto calzaturiero romagnolo.

Il valore dell’operazione supererebbe i 100 milioni di euro: la stessa cifra che il calzaturificio ha posto come obiettivo per il 2023. Dopo aver archiviato il 2022 a quota 99 milioni di euro (+35% rispetto al 2021), la maison si prepara infatti a tagliare, quest’anno, il traguardo dei 100 milioni di ricavi.

"Il business è tornato ai livelli pre-pandemia. Una bella sensazione", aveva dichiarato Gianvito alla presentazione della collezione autunno-inverno 2023/2024, lo scorso aprile a Parigi. Figlio del leggendario designer di scarpe Sergio Rossi - fondatore del marchio che porta tuttora il suo nome, deceduto per Covid nella primavera del 2020 - Gianvito ha trascorso vent’anni lavorando per l’azienda di famiglia. Risale al 1999 la decisione di staccarsene, per accogliere nuove sfide. Il lancio della propria etichetta avviene nel 2006. Adorate da stuoli di celebrities, le sue ‘pump’ hanno appena calcato il prato più celebre al mondo: quello di Wimbledon, culminato quest’anno nella storica finale persa da Novak Djokovic contro il giovane spagnolo Alcaraz.

Il neocampione ha ricevuto il prestigioso trofeo direttamente dalle mani della madrina, la principessa del Galles Kate Middleton. Che indossava un abito verde di Roland Mouret (stroncato dagli addetti ai lavori perché visibilmente stropicciato) e, come d’abitudine, le décolleté ‘Gianvito 105’, interamente realizzate a San Mauro Pascoli.