La lunga estate ‘congela’ le bollette. “Ma siamo dipendenti dall’estero”

L’amministratore delegato di Energia Corrente: "I rubinetti russi non sono chiusi, ma ci sono tante incertezze"

Vincenzo Maria de Rose, amministratore delegato di Energia Corrente, l’azienda cesenate che fornisce elettricità, gas, soluzioni green e servizi di mobilità elettrica per imprese e famiglie

Vincenzo Maria de Rose, amministratore delegato di Energia Corrente, l’azienda cesenate che fornisce elettricità, gas, soluzioni green e servizi di mobilità elettrica per imprese e famiglie

Cesena, 9 ottobre 2023 – L’estate infinita si misura sulle spiagge della riviera, ma anche davanti alle caldaie dei cesenati. Con le temperature che paiono destinate a restare elevate almeno per tutta la prima metà di ottobre, i consumi domestici di gas stanno restando sotto controllo, con significativi benefici per le tasche dei nostri concittadini, molti dei quali sono in ogni caso già proiettati verso le incognite relative ai mesi che verranno.

"La situazione, pur non essendo certamente ancora stabile, al momento si annuncia sotto controllo - l’analisi è di Vincenzo Maria de Rose, amministratore delegato di Energia Corrente -. Le ragioni sono varie, con l’aspetto climatico che gioca un ruolo certamente importante. Il caldo di queste settimane non è una prerogativa della sola Romagna, ma un fenomeno che sta riguardano l’Europa intera, a partire da quelle zone, più a nord, nelle quali di questi tempi gli impianti di riscaldamento sarebbero già accesi. Quando si parla di scorte di gas il ragionamento deve per forza andare oltre i confini di un singolo territorio: a oggi nel nostro continente gli stoccaggi sono quasi al massimo".

Restano in ogni caso le incognite legate ala quadro geopolitico. "I rubinetti dalla Russia non sono chiusi, ma è chiaro che le forniture sono drasticamente scese e che le incertezze restano. E non sono poche. L’Italia è totalmente dipendente dall’estero: in ‘casa’ ricaviamo il 7% dei nostri bisogni di petrolio e il 4% di gas. In questi mesi abbiamo aumentato i canali di approvvigionamento, ma, in particolare in relazione al gnl, gas naturale liquefatto, che arriva via nave, le fluttuazioni legate a ciò che accade nel mondo sono davvero alte".

Intanto sempre più cesenati stanno scegliendo contromisure per limitare l’esposizione al mercato. "A oggi il trend dei prezzi è stabile, tendente al ribasso, ma le incognite restano. E dunque sì, tanti nostri concittadini si stanno orientando verso gli impianti fotovoltaici e sempre più continueranno a farlo. Il mercato del produttore di energia che ne è anche consumatore diretto è in forte espansione. La strada è segnata. I nuovi impianti necessitano di molto meno spazio per generare la stessa energia che fino a qualche mese fa richiedeva superfici molto maggiori. Poi ci sono le disposizioni che consentono per esempio alle aziende di installare ‘campi fotovoltaici’ in terreni fino a 10 chilometri dalla propria sede che rappresentano un’ulteriore allentante opportunità".

In questo contesto si colloca anche il modello delle comunità energetiche, tema che Energia Corrente tratterà con un evento che verrà trasmesso in streaming: "Il 16 ottobre ragioneremo sull’argomento in maniera specifica – riprende de Rosa - Le comunità energetiche alle quali tanti cesenati (e non solo) guardano con crescente interesse, non sono la panacea, una restano una grande opportunità da sfruttare adeguatamente". Resta da vedere da dove partire: "Negli ultimi mesi l’accelerazione impressa su questi temi è evidente. Si è tornati persino a parlare di nucleare, tema che personalmente non mi spaventa, ma che realisticamente necessita di almeno una quindicina d’anni per portare effetti concreti. Dunque serve partire dal fotovoltaico e dall’eolico, i cui risultati sono più immediati. E’ paradossale che l’Italia, il ‘Paese del sole’, disponga di meno della metà della capacità fotovoltaica della Germania, dove le condizioni climatiche sono ben peggiori".