Nasce il robot che aiuta in cucina: l’intuizione della startup Gnapp

L’inventore Mikhaylov: "Non sostituisce l’uomo, può essere usato nei ristoranti"

Cesena, 18 dicembre 2023 – Un robot in cucina, col quale interagire fornendogli indicazioni su come lavorare un impasto, piuttosto che regolare i tempi di cottura della carne.

Yury Mikhaylov è ceo e cofondatore di Gnapp, una startup nata nel novembre 2022 e già depositaria di un brevetto interazionale legato proprio a questo mondo.

A destra Yury Mikhaylov di Gnapp Startup
A destra Yury Mikhaylov di Gnapp Startup

Mikhaylov, muovere i primi passi all’interno di CesenaLab è stato un aiuto?

"L’impatto è stato davvero evidente sotto vari aspetti. Quelli logistici, senza dubbio, ma anche quelli più strettamente legati alle consulenze di professionisti che sono in grado di accompagnare negli aspetti burocratici piuttosto che giuridici. Avere figure qualificate al proprio fianco è cruciale, soprattutto nelle fasi iniziali di un percorso, nel quale ci si presenta con la propria idea e si cerca la strada giusta per valorizzarla al meglio. Nel nostro caso i risultati ci stanno dando ragione: grazie a CesenaLab abbiamo ricevuto importanti riconoscimenti , classificandoci per esempio terzi alla ‘Business Plan Competition’ che si è svolta a Rimini sotto l’egida di ‘Nuove Idee Nuove Imprese’".

Il nocciolo resta ovviamente l’intuizione alla base del progetto. Qual è la vostra? "Gnapp vuole mettere al centro la persona, dandogli gli strumenti di cui ha bisogno la sua attività; primo tra tutti un collaboratore robotico".

Quali sono i settori di applicazione?

"L’ambito dell’accoglienza: bar, pizzerie, locali, ristoranti".

Tempi duri per gli addetti umani, dunque…

"Affatto. L’utilizzo dei robot nell’ambiente di lavoro non è pensato per sostituire l’umano. Al contrario, l’obiettivo è di aiutare lo specialista ad aumentare tramite esso la produttività e il guadagno, e anche nei momenti di difficoltà come, ad esempio, la mancanza di personale per specifiche mansioni. Con Gnapp, pertanto, il ristoratore con il connubio uomo-intelligenza artificiale-automatizzazione ha sempre tutto sotto controllo. Il robot può essere impiegato nei lavori più stressanti, ripetitivi e faticosi, mentre lo specialista in carne e ossa è al centro dell’azione, controllando grazie all’intelligenza artificiale che non ci siano problemi, alleviando di molto lo stress del lavoro manuale per dedicarsi a un’accoglienza calorosa o a un servizio di ancora più alto livello".

l.r.