Technogym, Alessandri riduce le sue quote ma resta al comando

La cessione di corposi pacchetti di azioni negli ultimi anni potrebbe tendere a trasformare l’azienda del wellness in un bene comune

Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym

Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym

Cesena, 21 maggio 2021 - Nerio Alessandri ha una strategia precisa a lungo termine, ma nessuno sa quale sia e lui si guarda bene dal rivelarla: da alcuni anni tra la fine dell’inverno e la primavera cede cospicui pacchetti di azioni Technogym incassando fior di milioni. Quest’anno, pochi giorni fa, ha ceduto il 5,96% del capitale azionario a 10,81 euro per azione, incassando 130 milioni di euro. Quest’anno come sovrappiù ha realizzato un guadagno di 17 milioni cedendo una decina di giorni fa la società Amleto che controllava al 100% la società danese Exerp.

A queste notizie la borsa ha regito negativamente: la quotazione del titolo che un paio di settimane fa aveva sfiorato i 12 euro, è precipitata del 7,5% nella giornata di mercoledì a poco più di 10 euro, risalendo ieri fino a 10,70 euro per poi ripiegare nuovamente a 10,49 euro.

Cosa se ne farà Alessandri di questi soldi? E’ probabile che li reinvesta in settori collaterali al wellness, anche perché la pandemia che lo scorso anno ha causato una sensibile contrazione del fatturato (ma c’è stato comunque un consistente utile che ha consentito di distribuire un dividendo di 22 centesimi per ogni azione) farà sentire il suo influsso negativo a lungo, e quindi per mantenere elevati fatturato e redditività c’è bisogno di investimenti in settori in rapida crescita che tamponino le difficoltà di palestre e centri benessere.

Ora Nerio Alessandri è arrivato al punto di svolta: la holding di famiglia, che ha sede in Lussemburgo, controlla il 33,78% delle azioni che corrispondono al 50,5% dei diritti di voto. Se continuasse a vendere azioni renderebbe Technogym una società contendibile, e questo non è nelle sue intenzioni. Sulle strategie future, ovviamente, Nero Alessandri e i suoi stretti collaboratori non lasciano trasparire alcun indirizzo, per cui ciascuno può sbizzarrirsi in congetture ed elucubrazioni.

C’è una scuola di pensiero secondo la quale Nerio Alessandri, messo in cassaforte il futuro della sua famiglia, vorrebbe traformare Technogym in un ‘patrimonio dell’umanità’ tesa a diffondere nel mondo stili di vita sempre più salutari all’insegna del wellness. Quindi non solo palestre e centri benessere, ma alimentazione, organizzazione del lavoro, del tempo libero e della mobilità.

Un’altra linea indica il mantenimento delle redini del gruppo nelle mani della famiglia: questo indica la recente nomina di Nerio Alessandri come amministratore delegato, oltre che presidente, e del fratello Pierluigi come vice presidente. I fratelli si sono messi al fianco il consigliere Carlo Capelli come amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.