Angelini pronta al debutto, Lucchi ci crede

Sabato esordio dell’Elettromeccanica nel campionato di B1 femminile. Il coach: "Sono fiducioso ed estremamente motivato"

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di Luca Ravaglia

"La settimana in cui inizia il campionato è diversa. Perché alla mattina ti svegli con quell’adrenalina che è l’anima dello sport e che ti riempie di stimoli, di voglia e di motivazioni. Perché sai che è arrivato il momento di fare sul serio".

Coach Cristiano Lucchi (nelle due foto) accende la miccia dell’entusiasmo contando i giorni che mancano al debutto del ’suo’ Volley Club Cesena griffato Elettromeccanica Angelini e pronto a scendere in campo nel nuovo torneo di serie B1 femminile.

Coach, si parte sabato sul campo dello Zero System Modena, con quali sensazioni?

"Non è questo il momento di dare giudizi, ma devo dire che sono fiducioso. Ed estremamente motivato come credo lo sia tutto il resto della squadra. Ormai è diventata una routine: in estate col mio preziosissimo staff comincio a pensare alla stagione che verrà, a fare progetti e a impostare il lavoro. Ovviamente il filo conduttore resta, poi però si aggiungono le sensazioni che arrivano dal campo, dagli allenamenti, dai confronti con le atlete. E si rimette mano a tutto. Vediamo che succederà".

Circa metà del roster la conosce dallo scorso anno.

"E’ un ottimo mix. Con chi sa già come lavoro, certi approcci sono più immediati, con le altre la voglia di dare il massimo forse è ancora più palpabile. Siamo una squadra molto giovane e questo aspetto non può che influenzare la prima parte del torneo. Ma dovrà anche essere il nostro punto di forza, soprattutto per quanto riguarda le motivazioni".

Ce ne saranno tante, prima di tutto contro le big.

"E’ il bello della competizione. Il campionato sarà molto impegnativo, anche perché le modifiche che sono state fatte ai regolamenti della A2, dove è aumentato il numero delle atlete straniere, ricadono per forza anche in B1, dove sono approdate tante giocatrici di talento che al piano superiore avevano meno prospettive".

Le vostre veterane dovranno farsi sentire.

"Lo faranno. Giada Benazzi, il nostro capitano, avrà un ruolo cruciale, in campo come nello spogliatoio. Se lo sente addosso e già lo scorso anno ha dimostrato di saperlo coprire al meglio. In effetti il punto cruciale sarà proprio quello, gestire le situazioni difficili".

Ci sono sempre, per tutti.

"Il modo in cui se ne esce decide l’esito di una stagione. Affronteremo delle corazzate, come Bologna nel debutto interno del 16 ottobre. Ci sta perdere delle partite e ci sta fare figuracce. Ma non importa, è così che si cresce: testa alta, lavoro sodo e mai un passo indietro".

Lo scorso anno vi siete tolti belle soddisfazioni.

"Abbiamo battuto Montale, prima in classifica. E non solo. Perché con lo spirito giusto e col giusto lavoro settimana dopo settimana, ogni cosa è possibile. Sono le emozioni che segnano una stagione. E che vogliamo rivivere nel prossimo futuro".

Cosa dice alla squadra in queste ore?

"Che il vero termometro si comincia a misurare adesso, quando in campo c’è un arbitro che fischia. Perché in allenamento è diverso, ci sono io che sforno consigli, interrompo il gioco e ripeto gli schemi. In partita non funziona così. Serve salire di colpi e devono farlo tutti. Compresa la nostra giovanissima Amelia Pasini".

Opposto, 14 anni del 2008.

"Ha un gran futuro ad attenderla. Non è l’ultima del roster, è una ragazza che potrà essere protagonista fin da subito, come tutte le altre".