Coronavirus Civitanova, morto Guerrino Braconi. E' la terza vittima

L'uomo, di 79 anni, era ricoverato a Camerino da due settimane Lascia la moglie , una figlia e una nipote

Guerrino Braconi

Guerrino Braconi

Civitanova, 23 marzo 2020 - Anche Civitanova piange la sua terza vittima. Si tratta di Guerrino Braconi, 79 anni, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Camerino. L’anziano è morto ieri. Residente in via Pascarella, era originario di Moresco, nel Fermano, ma da anni viveva a Civitanova. Per tanto tempo aveva lavorato ai Grandi Magazzini Berdini, con mansioni di responsabilità nel settore elettrodomestici. Da anni in pensione, fino al ricovero aveva goduto di ottima salute né dimostrava i suoi quasi ottant’anni.

Per questo il suo decesso ha creato sgomento tra i numerosi conoscenti e i vicini di via Pascarella, dove risiedeva con la moglie Maria Pia. Aveva una figlia, Donatella, che abitava altrove, mentre la nipote faceva spesso compagnia agli anziani nonni. Braconi era ricoverato da un paio di settimane all’ospedale di Camerino. La moglie aveva lavorato per diverso tempo all’ hotel Miramare come addetta alle camere. La salma, proveniente dall’ospedale di Camerino, sarà tumulata oggi alle 15 nel cimitero di Porto Sant’Elpidio, dove si terrà una rapida benedizione alla presenza dei familiari più stretti, come impongono le regole imposte dall’emergenza coronavirus. La morte di Braconi si aggiunge, a Civitanova, a quelle di Gino Pirro, di 92 anni, che era ricoverato a Macerata, e Duilio Ercoli, 82enne che era stato portato invece nella terapia intensiva di Camerino. Entrambi erano morti mercoledì della scorsa settimana.

Ieri pomeriggio il sindaco Fabrizio Ciarapica ha annunciato con un video su Facebook di non aver ricevuto dalla prefettura aggiornamenti sul numero di contagiati. "Rimaniamo quindi – ha detto il primo cittadino – ai 24 positivi di sabato, con un centinaio di persone in quarantena. Questa epidemia non accenna a fermarsi, siamo tutti molto preoccupati ma determinati nei comportamenti per evitare la diffusione dei contagi. Condivido la scelta del governo di chiudere tutte le attività non essenziali, ma devo dire che la comunicazione è stata fumosa e vaga, ha creato confusione e ansia nella popolazione, visto che non si è capito quali attività resteranno chiuse".