Jimm Idalinya, 20 anni, si è tuffato sotto gli occhi degli amici a Ferragosto(foto De Marco)
Civitanova, 19 agosto 2018 - "Vogliamo chiarire cosa sia successo davvero quella sera, vogliamo capire come siano andate le cose, come e a che ora di preciso sia morto Jimm». Così Carolyne Idalinya e il compagno Andrea Pallotti, genitori del’ex calciatore annegato davanti al G7, hanno motivato la richiesta di un’autopsia sul corpo del ragazzo.
Ieri pomeriggio hanno depositato l’istanza formale alla Capitaneria di porto, e già oggi potrebbe arrivare la decisione sul punto del sostituto procuratore di Macerata Stefania Ciccioli, che indaga su quanto accaduto all’alba di giovedì.
Il ventenne era in compagnia di alcuni amici e della fidanzata. I ragazzi all’alba avrebbero deciso di fare un bagno, ma Jimm si sarebbe allontanato oltre gli scogli e sarebbe scomparso in maniera del tutto improvvisa, senza che nessuno sentisse alcunché.
Ma i gentori vogliono chiarire con precisione a che ora sia morto, e in quali circostanze, in quali condizioni fisiche fosse il ragazzo quando si è tuffato. «Sapeva nuotare – dicono – ma non al punto da spingersi al di là degli scogli: strano che si sia comportato così».
Alcuni particolari insospettiscono la famiglia, per questo, sebbene la procura avesse dato il nulla osta alla sepoltura poco dopo la comunicazione del ritrovamento del corpo del ragazzo, loro hanno voluto chiedere formalmente che venga disposta un’autopsia.
Nel caso la magistratura decidesse di non farla, la famiglia valuterà se farla comunque con un procedimento amministrativo attraverso l’Area vasta, per non lasciare senza risposte domande che ora li tormentano. I genitori si sono rivolti all’avvocato di Tolentino Gianluca Gattari per essere aiutati e assistiti in questa vicenda straziante.