Il cicloturismo in vetrina alla Bit "C’è una grande voglia di Marche"

Il biker civitanovese. Mauro Fumagalli . ha presentato il progetto. di "NoiMarche BikeLife"

Migration

di Francesco Rossetti

"Il nostro progetto per il cicloturismo è pensato per fare riscoprire le bellezze delle Marche". Si chiama "NoiMarche BikeLife" ed è l’idea nata dalla collaborazione tra le associazioni "Marche BikeLife" del biker civitanovese Mauro Fumagalli e "NoiMarche" delle sorelle Miconi, due realtà accomunate dalla passione per la bicicletta e dalla spiccata proposta cicloturistica. L’iniziativa è stata presentata anche alla Borsa internazionale del turismo (la Bit) di Milano ed è un servizio disponibile per gli amanti dei pedali, che vogliono avventurarsi nella nostra terra alla scoperta di luoghi caratteristici e di scorci mozzafiato. Mauro Fumagalli, che cos’è "NoiMarcheBikeLife"?

"È un progetto per il cicloturismo che coinvolge ventisei Comuni delle province di Macerata, Fermo e Ancona. Civitanova è il Comune capofila: da qui inizia un lungo e fantastico percorso lungo il quale si hanno a disposizione 210 strutture ricettive ‘bike friendly’, trenta guide cicloturistiche, una rete di ciclo-accompagnatori e soprattutto degli itinerari geomappati con Qr code, scaricabili mediante le app Wikiloc e Outdooractive. Per ogni zona, infatti, sono menzionati i siti più caratteristici, come teatri, pinacoteche o paesaggi naturali e luoghi d’interesse. Perciò, ne abbiamo parlato anche alla Bit, dove siamo stati ospiti nello stand della Regione, e siamo tornati a casa con la consapevolezza che tra gli italiani c’è molta voglia di Marche". Com’è andata la presenza alla Borsa internazionale del turismo?

"È stata davvero un successo; un po’ come era andata la precedente fiera del cicloturismo. Infatti, abbiamo preso molti contatti e consegnato tutte le brochure a nostra disposizione. Poi abbiamo tenuto un paio di convegni, uno prima della manifestazione in un hotel milanese e l’altro alla Bit, per parlare di "NoiMarcheBikeLife". In entrambi i casi, erano presenti diversi tour operator, agenzie di viaggi, giornalisti e tanti appassionati".