"Intimidazioni di un assessore a un dipendente comunale"

’Centrodestra Unito’ interroga il sindaco Michelini, che risponde: "Ricostruzione faziosa sulle circostanze"

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"Un assessore ha avuto una discussione accesa con un dipendente comunale, tant’è che quest’ultimo si è sentito male ed è stato trasportato prima al pronto soccorso di Loreto e poi all’ospedale di Torrette. Chiediamo conto al sindaco Andrea Michelini dell’operato del suo assessore e di questo comportamento intimidatorio". E’ quanto sostiene, a Porto Recanati, il gruppo Centrodestra Unito, formato dalle consigliere Rosalba Ubaldi (capogruppo) e Angelica Sabbatini, che ha presentato una interrogazione, a risposta scritta, al sindaco Michelini. Ma non solo, perché l’atto è stato inoltrato anche alla Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu, ndr) del Comune, e poi a Cisl e Cgil di Macerata.

"Siamo venute a conoscenza di un episodio increscioso verificatosi nella mattinata del 16 novembre – scrivono Ubaldi e Sabbatini –, per opera di un assessore ai danni di un dipendente comunale, all’esterno di un bar. Il dipendente a seguito delle accuse formulategli in mezzo alla strada, e alla discussione che ne è conseguita, si è sentito male ed è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso di Loreto e da qui trasferito a Torrette per accertamenti. L’assessore ha seguito il dipendente fino al pronto soccorso, invitandolo a calmarsi e ha anche tentato di entrare nell’ambulatorio, ma non c’è riuscito per il divieto dei sanitari".

Perciò, Ubaldi e Sabbatini chiedono al sindaco "se riconosce la gravità di quanto accaduto, che vìola i principi della tutela dei lavoratori, e se ritiene che l’assessore può continuare a ricoprire il suo ruolo". Non si è fatta attendere la replica del sindaco Michelini, il quale tiene però a precisare "che la ricostruzione fatta da Ubaldi e Sabbatini, omette in modo fazioso la circostanza degli accadimenti, ovvero che un dipendente del Comune, in orario di lavoro, si trovava in un bar fuori città e fuori provincia, dove era arrivato a bordo di un mezzo comunale. La cosa veniva notata da un amministratore il quale incrociandolo fuori dal bar, chiedeva delucidazioni in merito alla sua presenza in quel posto e alla sua assenza dal lavoro in orario di servizio".

Sempre Michelini, annuncia che potrebbero esserci ripercussioni legali: "Non è possibile fare il nome del consigliere – aggiunge –, in quanto sulle dichiarazioni contenute nell’interrogazione vi è riserva di azione giudiziaria da parte dell’interessato, che le ha giudicate infamanti. Naturalmente l’amministrazione valuterà quali azioni adottare, non appena raccolte tutte le informazioni del caso. Siamo al corrente che l’interrogazione è stata inoltrata ai sindacati ma, siamo più che sicuri che non può esserci una infrazione da parte di un consigliere che, per tutelare l’interesse pubblico, chiede a un dipendente il motivo della sua assenza dal lavoro e della sua presenza in un bar, comportamenti difformi da quanto previsto dalla normativa in materia di lavoro".

Giorgio Giannaccini