CHIARA MARINELLI
Cronaca

Investe un ragazzino e fugge: 36enne nei guai

Civitanova: chiuse le indagini sull’incidente dello scorso luglio. Una 36enne di Ascoli Piceno dovrà rispondere dei reati di lesioni stradali e di omissione di soccorso

L'avvocato Maurizio Vallasciani

L'avvocato Maurizio Vallasciani

Civitanova, 29 novembre 2024 – Avrebbe fatto inversione a U al volante della sua Jeep, investito un 16enne che era in sella al suo scooter e poi sarebbe scappata. E ora una 36enne di Ascoli Piceno dovrà rispondere dei reati di lesioni stradali e di omissione di soccorso. La procura ha infatti chiuso le indagini sull’incidente avvenuto lo scorso 8 luglio, lungo la statale Adriatica.

Mancavano una decina di minuti alle 2 di notte quando il ragazzo, in sella al suo scooter, dopo una serata passata con gli amici era stato investito all’altezza del sottopasso Esso da un’auto. L’automobilista pero, invece di fermarsi si era allontanata, senza prestare soccorso al 16enne. Il giovane era finito all’ospedale in condizioni gravi, tanto che il personale medico della struttura di Civitanova Alta aveva disposto il trasferimento all’ospedale di Torrette, ad Ancona, nel reparto di rianimazione. Aveva, tra le altre cose, fratture varie al femore e al volto: per il 16enne alla fine c’erano stati sessanta giorni di prognosi.

Subito i carabinieri della Compagnia di Civitanova avevano fatto partire le indagini per risalire all’auto in fuga. Sul posto era rimasto un pezzo della carrozzeria, un parafango esterno, da cui sono partite le complesse indagini svolte in poco tempo dai militari dell’Arma. Grazie anche alle telecamere, si sarebbe vista una Jeep Renegade che, dopo aver fatto inversione per uscire da un parcheggio, avrebbe urtato lo scooter per poi allontanarsi senza preoccuparsi del ragazzino finito a terra.

Fondamentale la collaborazione con i carabinieri di Ascoli, che con le indicazioni dei colleghi di Civitanova sono riusciti a risalire a un carrozziere di San Benedetto che, nel frattempo, aveva sistemato, senza conoscere i retroscena della vicenda, l’auto della fuggitiva. E sono riusciti a identificare la presunta responsabile.

Ora alla conducente dell’auto vengono contestati i reati di lesioni stradali e l’omissione di soccorso. Assistita dall’avvocato Alessandro Angelozzi, la 36enne avrà venti giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogata.

I genitori del 16enne, che sono assistiti dall’avvocato Maurizio Vallasciani, hanno voluto pubblicamente ringraziare i carabinieri per la celerità e l’efficacia con cui hanno condotto le indagini.