La terza donna in Giunta può essere Gironacci

Campetelli verso la rinuncia, la prima dei non eletti subentrerà a Carassai (che ha il posto quasi certo). Ma ci sono tanti nodi da sciogliere

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di Giuliano Forani

All’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio comunale ci sarà la presentazione della giunta da parte del sindaco. All’appuntamento di sabato, quindi, si dovrebbe arrivare con la squadra pronta, ma di lavoro ce n’è da fare. Il sindaco confida di risolvere in poche battute e parla di dettagli da sistemare, ma i giochi sono tutt’altro che fatti. Ciarapica, nel tardo pomeriggio di ieri, ha ricevuto i capi delegazione con i quali trovare gli accordi sulla ripartizione degli incarichi, che in questa prima fase dovrebbero riguardare solo le deleghe assessorili. Sulla carta, alla luce della forza dei vari gruppi, il compito non è difficile: due a Fd’I, due a Civitanova Unica e uno a testa a Vince Civitanova, Forza Italia e Lega. Tutto questo sulla carta, poi c’è la realtà. A Fratelli d’Italia (quasi il 13 per cento e quattro consiglieri), due deleghe assessorili non stanno bene e ne vuole tre, e da qui pare non intenda schiodarsi. "Non chiediamo la luna ma è il giusto riconoscimento dovuto ad un partito che ha trascinato il centrodestra alla vittoria", è la filosofia del partito della Meloni. Solo che anche Civitanova Unica dispone di quattro consiglieri ed è difficile pensare che ceda una delle due deleghe per far quadrare i conti. A Forza Italia, che di consiglieri ne ha due, non basta la presidenza del Consiglio e punta ad un posto in giunta a spese proprio di Civitanova Unica per Ciarapica. Il motivo: la lista può vantare anche la carica del sindaco che, pur essendo il vicecoordinatore regionale del partito di Berlusconi, ha dato immagine e nome a tale lista. A non aver problemi, in sostanza, sono Lega e Vince Civitanova, cui va un assessorato a testa. Forse non sono semplici dettagli, come ha detto il sindaco, visto che Fd’I non pare intenzionato a mollare tanto facilmente ("Se non si raggiunge l’accordo a Civitanova potremmo portare il problema sul tavolo della Regione", annunciano da quella parte) ed è importante garantire i giusti equilibri in una coalizione con cinque gruppi consiliari. Più risolvibile, sempre sulla carta, la questione di genere. In giunta servono tre donne e certe ne sono due: Barbara Capponi e Roberta Belletti. Paola Fontana è incompatibile; la terza, Paola Campetelli (Civitanova Unica), secondo indiscrezioni, troverebbe l’impegno troppo oneroso (lavora fuori città) e potrebbe rinunciare. La soluzione è Manola Gironacci, prima dei non eletti, che dovrebbe entrare in Consiglio al posto di Carassai, al quale il posto di assessore non lo leva nessuno. A meno che lui non decida di farsi da parte e accettare qualche presidenza (Atac?!).