Legambiente dice no al campo da padel Ma Ciarapica ribatte

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di Giuliano Forani

Campo di padel sulla spiaggia del lungomare sud? No, grazie, non ci sta bene. Dopo l’associazione "CivitaSvolta", che nelle vicinanze gestisce per volontariato un box dove accoglie libri che poi distribuisce d’estate ai bagnanti che amano leggere, anche Legambiente si dice contraria alla scelta dell’amministrazione comunale di modificare l’articolo 20 del piano di spiaggia e di consentire la realizzazione di impianti sportivi permanenti per 400 metri quadrati di spazi pavimentati. Giorgia Belforte (nella foto), presidente di Legambiente, dice no e ne spiega i motivi. "La spiaggia libera deve essere di tutti – dice –, gli impianti sportivi si facciano altrove. Il litorale è un patrimonio pubblico molto delicato, la visione del mare non può essere impedita a chi ama quell’ambiente così com’è. Non tutti, inoltre, sono disposti a godersi il sole d’estate pagando sdraio e ombrelloni di uno chalet e il diritto di godere di una spiaggia libera non può essere impedito da impianti che sottraggono spazi realizzando strutture sportive che nulla hanno a che vedere con una spiaggia". "E poi – conclude la Belforte –, a Legambiente non sta bene che l’amministrazione prenda decisioni di questo genere senza consultarsi con le parti interessate". Aggiusta il tiro della polemica il sindaco Fabrizio Ciarapica. "Innanzitutto – dice –, quella struttura non è realizzata su una spiaggia libera, ma in concessione. A gestire gli spazi, infatti, è il Kite Surf e altre associazioni che hanno finalità sportive e nel rispetto delle disposizioni hanno facoltà di realizzare impianti per la pratica dello sport". "Noi – aggiunge il sindaco – ci siamo limitati solo a estendere tale facoltà al padel, che oggi è uno sport molto richiesto sia d’estate che d’inverno ed esercita un forte richiamo anche dai centri vicini". "Del resto – conclude –, non si capisce perché lì si possano realizzare dei campi di basket o di volley, non di padel. Tutto qui".